Per Elisa di Ludwig van Beethoven a Grosseto per La Voce di Ogni Strumento

Per Elisa è il titolo di una fra le più celebri composizioni di Ludwig van Beethoven (1770-1827), del quale, nel dicembre 2020, ricorrerà il duecentocinquantesimo anniversario della nascita. Partendo proprio dal misterioso nome - Elisa - della composizione beethoveniana, Davide Alogna (violino), Giuseppe Greco (pianoforte) e l’attrice Violante Placido avrebbero indagato sul complesso rapporto fra il genio di Bonn e l’universo femminile. Un reading in cui le parole dello stesso Beethoven - attraverso la celebre Lettera all’immortale amata - e testi originali si sarebbero fusi con le note delle più belle Sonate del grande compositore.
Für Elise (Per Elisa) è una breve composizione per pianoforte, uno fra i brani più noti di tutta la musica occidentale. Si tratta di una bagatella in La minore composta nel 1810 e pubblicata come Wo0 49. Per quanto riguarda l’identità di Elisa, l’ipotesi più accreditata era che, originariamente, la composizione fosse dedicata a Therese Malfatti von Rohrenbach zu Dezza (1792-1851), la figlia di un commerciante viennese (secondo altre fonti, era invece la figlia di un medico). Pertanto si riteneva che Ludwig Nohl - il quale nel 1865 scoprì l’autografo a Monaco presso una collezione privata - abbia trascritto erroneamente la dedica sopra la composizione. Il manoscritto autografo, che era arrivato a Monaco tramite Rudolf Schachner - un amico di Therese Malfatti - viene oggi considerato perduto, e pertanto non è possibile avere conferme certe di tale teoria. In epoche più recenti, lo studioso Klaus Martin Kopitz ha ipotizzato che a ispirare Beethoven sia stata Elisabeth Röckel, cantante tedesca nota anche come Elise.
L’obiettivo fondamentale dello spettacolo, a partire da Elisa, sarebbe stato quello di indagare il ruolo delle donne e dell’amore nella vita di Beethoven. Tutti sanno quanto fosse difficile la personalità di Beethoven. E dunque quanto poteva essere ancor più complicato il suo rapporto con le donne?
Per meglio comprendere quanto l’amore verso una donna fosse importante per lui, il reading si sarebbe affidato anche alle parole del compositore medesimo (la Lettera all’immortale amata, un documento manoscritto ritrovato in un mobiletto della sua stanza pochi giorni dopo la sua morte). Chi fosse in realtà questa donna è uno fra grandi misteri della sua vita.
Nel corso del concerto sarebbe state eseguite varie opere di Beethoven (Bagatella “Per Elisa”, Sonata “Patetica” op.13, Sonata “Al chiaro di luna” op.27 n.2, Sonata “La tempesta” op.31 n.2, Rondò a Capriccio op.129, Sonata in re maggiore op.12, Sonata “La Primavera” op.24, Sonata n.8 op.30, Romanze per violino op.40 e op.50, Sonata n.9 “A. Kreutzer” op.47).
Per Elisa sarebbe stato il concerto di chiusura della stagione 2019-20 di “La Voce di Ogni Strumento”. Una stagione inaugurata il 20 ottobre 2019 con lunghissimi applausi ed una standing ovation al Savoia Cavalleria di Grosseto con lo spumeggiante concerto - sold out già da molti giorni - animato dal quartetto Alter Echo (un quartetto d’archi tutto al femminile formato da Marta Taddei - violino -, Noemi Kamaras - violino -, Roberta Ardito - viola - e Rachele Rebaudengo - violoncello) per una serata patrocinata dalla Commissione Pari Opportunità della Provincia di Grosseto.
Le quattro musiciste hanno portato sul palcoscenico del Savoia Cavalleria la performance musicale BaRock, con un repertorio che, dalla musica barocca, si è spinto fino ai nostri giorni ed ha spaziato in generi musicali solo apparentemente antitetici fra loro. Il nome del quartetto, Alter Echo, non è casuale, a designare di fatto una concezione musicale molto vasta e che si nutre di opposti - ad esempio il barocco ed il rock - e che abbraccia stili ed epoche a trecentosessanta gradi. Dal celebre Canone di Johann Pachelbel (Norimberga, 1653-1706) alle armonie di Johann Sebastian Bach (Eisenach, 1685 - Lipsia, 1750), dalla musica di Antonio Vivaldi (Venezia, 1678 - Vienna, 1741), passando per il Settecento di Wolfgang Amadeus Mozart (Salisburgo, 1756 - Vienna, 1791) e l’Ottocento di Johannes Brahms (Amburgo, 1833 - Vienna, 1897), allargando gli orizzonti fino a toccare il pop dei Beatles, il jazz di Dave Brubeck (Concord - California -, 1920 - Norwalk - Connecticut -, 2012) le musiche da film, la musica d’autore italiana per approdare al rock dei Led Zeppelin, dei Metallica, dei Muse, le artiste di Alter Echo hanno accompagnato il pubblico in un viaggio musicale senza tempo e senza spazio, coinvolgendolo ed interagendo durante tale percorso. Formazione classica per eccellenza, il quartetto si reinventa senza snaturarsi, creando sonorità ed arrangiamenti che ne esaltino le singole voci da un lato e l’ensemble strumentale dall’altro.
Il quartetto nasce sui palchi prestigiosi della lunga tournée Opera Seconda dei Pooh. Dopo aver girato l’Italia con grandi artisti (Giovanni Allevi, Baustelle, Andrea Bocelli, Mario Biondi, Francesco De Gregori, Roby Facchinetti, Raphael Gualazzi, PFM, Gigi Proietti, Massimo Ranieri, Francesco Renga, Sting), esser state dirette da Morricone ed ospiti d’onore per eventi Bvlgari, Dolce&Gabbana, Gucci Italia, Mercedes, Porsche, e spot TIM 2017, hanno deciso di proporre la formazione classica da camera per eccellenza al servizio della musica pop, diventando un punto di riferimento “crossover” nel panorama italiano.
Numerose le autorità intervenute per questo importante evento di solidarietà in cui ricorreva un anniversario importante, ovverosia i vent’anni dall’istituzione del servizio militare volontario femminile (la legge secondo cui anche in Italia le donne hanno la possibilità di arruolarsi nell’esercito è del 20 ottobre 1999).
A contraddistinguere la rassegna sono da sempre prestigiose strutture militari, luoghi inaccessibili al pubblico ma che, in virtù del Patrocinio del Ministero della Difesa, aprono straordinariamente le porte per gli eventi musicali in programma.
La Voce di Ogni Strumento si avvale di importanti patrocini: Regione Toscana, Provincia di Grosseto, Comune di Grosseto, Teatri di Grosseto, Proloco di Grosseto, Savoia Cavalleria, Centro Militare Veterinario, 4° Stormo Caccia Intercettori, Guardia di Finanza, Lions Club Grosseto Aldobrandeschi, Confindustria, Ascom Confcommercio, Camera di Commercio Maremma e Tirreno, Fondazione Grosseto Cultura, Agimus, Soroptimist e con il sostegno di numerosi sponsor.
La direzione artistica di Gloria Mazzi, anche nell’edizione 2019/2020, ha proposto un cartellone in cui figuravano eccellenze musicali, operando sul doppio fronte della promozione culturale e dell’attività nel sociale. Anche per la nona edizione della rassegna si è infatti rinnovata la sinergia con le associazioni AISM, ADMO, AVIS, ADMO, AIPAMM, La Farfalla e COMPASSION. L’ingresso ai concerti è stato ad offerta ed il ricavato è stato in parte devoluto alle Onlus di cui sopra.
La stagione 2019-20 di “La Voce di Ogni Strumento” è poi proseguita il 10 novembre 2019 quando il Centro Militare Veterinario ha ospitato Ort Attack. L’Ensemble d’archi dell’Orchestra Regionale della Toscana, con Luca Provenzani e Augusto Gasbarri violoncelli solisti, ha portato in scena le sonorità barocche della musica di Antonio Vivaldi, lo stile teatrale di Gioachino Rossini (Pesaro, 1792 - Passy, 1868) fino ad approdare al linguaggio della musica per il cinema con un medley di musiche di Ennio Morricone (classe 1928) e John Williams (n. 1932)
Gli appuntamenti successivi
8 dicembre 2019: il grande jazz di scena al Teatro Moderno di Grosseto con il leggendario Enrico Rava. Classe 1939, il trombettista, con la sua inconfondibile poetica e la sua voce carica di lirismo, sempre originale nell’invenzione, calca le scene di tutto il mondo da oltre cinquant’anni fa. Nel 2019, per i suoi ottant’anni, E. Rava è stato celebrato in tutto il mondo ed ha pubblicato - per l’etichetta ECM - un cd con un altro gigante della jazz internazionale, il sassofonista Joe Lovano. Sul palcoscenico grossetano E. Rava è salito insieme a Stefano “Cocco” Cantini (sassofono), Michelangelo Scandroglio (contrabbasso) e Andrea Beninati (batteria). Nel corso del concerto, il fotografo di fama internazionale Luca Bracali ha proposto su grande schermo suggestive immagini in movimento. È stata inoltre presentata una sua opera, dal titolo Il suono dell'immagine. La fotografia, scelta e studiata da un gruppo di ricercatori dell’Università di Roma La Sapienza, attraverso l'analisi dei movimenti saccatici dell’occhio, è stata trasformata in note musicali. L'esperimento, unico al mondo, ha permesso al pubblico di “ascoltarla” in anteprima.
24 gennaio 2020
Il nuovo anno si è aperto con il tradizionale appuntamento con la musica lirica. Questa volta al Teatro degli Industri di Grosseto con Il Barbiere di Siviglia, la celebre opera di Gioachino Rossini su libretto di Cesare Sterbini (Roma, 1784-1831), a sua volta tratto dalla commedia omonima di Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais (Parigi, 1732-1799). Sul palcoscenico degli Industri il pubblico ha avuto la possibilità di seguire le rocambolesche vicende di Figaro, del Conte di Almaviva, di Rosina, nell’allestimento degli artisti di Orfeo InScena, Kentaro Kitaya, Veio Torcigliani, Roberta Ceccotti, Massimiliano Fichera, Simone Simoni, Maria Bruno, Alessandro Martinello, Elia Fiorentini, il Quartetto “C. Cavalieri” ed Ettore Candela al pianoforte. Ha diretto Massimiliano Piccioli.
15 febbraio 2020
Presso il Savoia Cavalleria, si sono esibiti gli artisti dell’Accademia BelCanto Georg Solti. L’Accademia, nata nel 2004 in memoria del Maestro Georg Solti (Budapest, 1912 - Antibes, 1997) a Castiglion della Pescaia (GR), è rinomata in tutto il mondo per l’alta formazione che offre, con borse di studio ai giovani cantanti lirici che aspirano a crescere professionalmente. Fra i docenti che hanno tenuto masterclass all’Accademia figurano nomi di artisti quali Josè Carreras, Angela Gheorghiu, Kiri Te Kanawa e Mirella Freni (Modena, 1935-2020), scomparsa circa una settimana prima del concerto, che è stato dedicato alla sua memoria.
Molto importante l’apertura nazionale della rassegna, che ha portato i suoi concerti anche a Torino. Il 12 e 13 dicembre 2019, presso la Scuola di Applicazione di Torino, è stato ospitato il Concerto al buio, con i musicisti Davide Alogna (violino) e Gianluca Casalino (pianoforte).
Dopodiché, come purtroppo è noto, fra la fine di febbraio e la prima decade di marzo 2020, l’emergenza sanitaria connessa al Covid-19 ha portato all’annullamento di tutti i concerti in tutta Italia.
Il 1° marzo 2020 all’Hotel Granduca di Grosseto si sarebbe dovuto tenere il concerto finale del 6° Concorso Regionale Musicale, organizzato dal Distretto 108 LA e dal Lions Club Grosseto Aldobrandeschi con la collaborazione dell’Hotel Granduca medesimo e la direzione artistica di Gloria Mazzi. Il concorso, riservato ai giovani musicisti toscani, ha l’obiettivo di incentivare lo studio della musica da parte dei giovani, di valorizzarne le eccellenze e ricordare il Maestro Palmiero Giannetti, musicista, didatta e figura di rilievo del mondo lionistico.
Gli altri appuntamenti annullati
15 marzo 2020
Un altro appuntamento con la grande musica. Nel Salone del Palazzo della Guardia di Finanza, sarebbe stato protagonista il duo formato da Giampaolo Bandini (chitarra) e Cesare Chiacchiaretta (bandoneon). Misterio, Tango y folia il titolo del concerto dedicato alla musica sudamericana, repertorio con cui, grazie agli strumenti musicali che per definizione ne esprimono il sentimento musicale - ovverosia la chitarra e il bandoneon - ed a personalità artistiche carismatiche, Bandini e Chiacchiaretta hanno calcato le scene di tutto il mondo.
18 aprile 2020
Si preannunciava come un grande evento il concerto che avrebbe portato in Duomo a Grosseto, la Messa a 4 voci con orchestra (conosciuta anche come Messa di Gloria) di Giacomo Puccini (Lucca, 1858 - Bruxelles, 1924), una messa per orchestra e coro a quattro voci, con tenore e baritono solisti, composta nel 1880. Un’opera giovanile scritta per il diploma di composizione all’Istituto musicale “Pacini” di Lucca, ma già contenente alcuni fra gli elementi che poi si riveleranno determinanti nello stile operistico di Puccini. La Messa sarebbe stata eseguita dall’Orchestra Sinfonica “Città di Grosseto” diretta da Lorenzo Castriota Skanderbeg, dalla Corale Puccini ed avrebbe visto in veste di solisti i vincitori del Concorso Cappuccilli.
Una rassegna di solidarietà. L’accesso ai concerti della stagione musicale “La Voce di Ogni Strumento” è differenziato a seconda all’evento. Alcuni concerti sono stati ad offerta, altri invece hanno previsto l’acquisto di un biglietto. Il ricavato è stato sempre in parte devoluto in favore delle associazioni La Farfalla, AVIS, ADMO, AISM, AIPAMM e COMPASSION.
Con la stagione musicale 2019/2020, è tornata inoltre “80 voglia di donare”, la fidelity card che ha dato diritto a partecipare alla stagione di concerti “La Voce di ogni Strumento”. Un modo per partecipare agli eventi, usufruire delle agevolazioni e delle promozioni messe a disposizione dalle aziende sponsor e per sostenere le associazioni partner della stagione (AVIS, ADMO, AISM, LA FARFALLA, AIPAMM, COMPASSION).
L'impegno per chi combatte "in prima linea": A.Gi.Mus a sostegno dell'ospedale di Grosseto
Purtroppo senza più concerti dall’inizio di marzo, la rassegna “La Voce di Ogni Strumento”, promossa da A.Gi.Mus, non si è sottratta alla sua mission sociale.
In piena emergenza sanitaria Covid-19, a fine marzo 2020 l’Associazione A.Gi.Mus Grosseto, con la campagna “80 voglia di donare”, si è rivolta agli amici, al pubblico dei concerti ed ai suoi partner per chiedere un aiuto concreto da destinare all’Ospedale Misericordia di Grosseto.
«Un impegno che nasce dalla convinzione che il mondo della cultura è strettamente legato con il benessere dell’intera comunità. In questi giorni l’emergenza sanitaria ci ha spinto a muoverci in prima persona e a mobilitarci per aiutare chi è in prima linea di fronte all’emergenza sanitaria», ha dichiarato Gloria Mazzi, presidente di A.Gi.Mus Grosseto nonché, come già detto, ideatrice, direttrice artistica e curatrice di “La Voce di Ogni Strumento”.
A.Gi.Mus è un’associazione da sempre attiva sul territorio attraverso attività di promozione e valorizzazione della musica, fra cui “Musica in Ospedale” e “La Voce di Ogni Strumento”.
Una mission culturale a cui si affianca un’importante vocazione sociale che, nel corso degli anni, ha contribuito a sostenere una serie di realtà no profit impegnate nell’ambito sociale e sanitario.
In accordo con il presidio ospedaliero territoriale, l’associazione ha avviato una campagna di raccolta fondi finalizzata all’acquisto di mascherine chirurgiche, mascherine FFP2, mascherine FFP3, tute di categoria 3-4 per rischio biologico e chimico, visiere, occhiali e copriscarpe. L’obiettivo era quello di raggiungere la cifra di cinquemila euro ed è stato abbondantemente raggiunto e superato in anticipo grazie alla grande generosità dei cittadini.
Un’iniziativa che ha visto il coinvolgimento diretto e la partecipazione dei soci A.Gi.Mus e dell’intero staff che lavora alla realizzazione dei progetti.
«In questo momento difficile, è fondamentale sostenerci e aiutarci reciprocamente», ha ribadito Gloria Mazzi, «[…] donare per il presidio ospedaliero grossetano, significa contribuire concretamente al benessere della nostra comunità, con l’augurio di tornare presto a incontrarci e ad ascoltare i nostri musicisti dal vivo».
Ognuno ha avuto la possibilità contribuire, anche con una piccola somma, con un bonifico sul conto corrente intestato ad A.Gi.Mus Grosseto oppure con PayPall accedendo direttamente alla pagina di donazione sul sito.
Tutti i fondi raccolti sono stati destinati all’acquisto di materiali per la sicurezza del personale medico ed infermieristico del Presidio Ospedaliero Misericordia di Grosseto. Un sostegno per la sicurezza di coloro i quali/le quali, in un periodo di emergenza sanitaria dir poco drammatica, hanno lavorato - e continuano a lavorare - ogni giorno per la salute dei cittadini.
Importante la donazione di tremila euro da parte del Reggimento “Savoia Cavalleria”, con cui si è creato un sodalizio decennale nato in occasione del progetto di musica e di solidarietà della rassegna “La Voce di Ogni Strumento”. L'importo donato va a sommarsi ad euro 3.505 frutto delle donazioni dei cittadini, raggiungendo la cifra complessiva di euro 6.505, e superando così l’obiettivo che l’Associazione A.Gi.Mus si era prefissato.
«Un risultato che ci rende orgogliosi ed estremamente riconoscenti nei confronti di chi ha creduto e ci ha affiancato in questa iniziativa», ha dichiarato G. Mazzi, «ma che ci pone di fronte a una nuova sfida: d’accordo con i referenti del presidio ospedaliero, vorremmo riuscire ad acquistare uno scanner termico da dare loro in dotazione, per l’accesso ai locali dell’Ospedale Misericordia attraverso l'ingresso principale».
E così, circa tre settimane dopo - intorno al 20 aprile 2020 - l’Associazione A.Gi.Mus procede per il nuovo obiettivo per l’ospedale di Grosseto: l’acquisto di un termoscanner per l’emergenza sanitaria Covid-19. Un’altra campagna di raccolta fondi che si concluderà con successo circa due settimane dopo.
Un impegno che, come sottolineato da G. Mazzi, «nasce dalla convinzione che il mondo della cultura è strettamente legato con il benessere dell’intera comunità. In questi giorni l’emergenza sanitaria ci ha spinto a muoverci in prima persona e a mobilitarci per aiutare chi è in prima linea di fronte all’emergenza sanitaria».
Grazie alla generosità ed all’impegno della comunità il risultato raggiunto è andato oltre le più rosee previsioni ed aspettative. In un mese, la cifra raccolta è stata pari ad euro 7.225.
«Siamo molto grati ad A.Gi.Mus per questa donazione e per la dedizione con cui si è prodigata nell'organizzare la raccolta fondi a favore de nostro Ospedale di Grosseto», ha dichiarato Monica Calamai, direttrice della Azienda Ospedaliera Asl Toscana Sud Est e del Presidio ospedaliero di Grosseto. «Ancora una volta A.Gi.Mus ha dimostrato la sua vocazione non solo a fare bellissima musica, ma anche a sostenere con iniziative concrete i nostri ospedali toscani».
La somma raccolta è stata utilizzata per l’acquisto di visiere e mascherine per la sicurezza del personale sanitario (euro 1.828,78) ed ha concorso all’acquisto di uno scanner termico da posizionare all’ingresso dell’Ospedale Misericordia di Grosseto (euro 5.396,22).
Anche Antonfrancesco Vivarelli Colonna (Sindaco di Grosseto) ha voluto ringraziare A.Gi.Mus per la generosità dimostrata, riconoscendo il grande impegno profuso nell’aiuto all’ospedale. Un impegno che si traduce anche nel sostegno all’intera comunità in un periodo di grave emergenza.
«Il nostro grazie a tutti i donatori e a tutti coloro che hanno contribuito alla diffusione della campagna», ha dichiarato Gloria Mazzi. «Siamo felici di aver dato un concreto sostegno al presidio ospedaliero del nostro territorio. Il nostro obiettivo è creare un’occasione d’incontro tra il pubblico e i grandi artisti, far conoscere musicisti esordienti e portare sonorità di generi diversi in luoghi anche non convenzionali, come le caserme. In questa fase delicata di emergenza sanitaria inventeremo nuovi modi per ascoltare un concerto e stare insieme. Siamo già al lavoro per proporvi nuove forme di spettacolo e di valorizzazione dei linguaggi musicali. Non vediamo l’ora».
Un impegno che senz’altro ha rappresentato - e rappresenta - un’ulteriore, grandissima conferma e dimostrazione del fatto che, anche nei periodi più drammatici, il mondo della Cultura è in grado di fare molto, assolvendo un compito molto importante: quello di «essere d’aiuto concreto per il proprio territorio», senza mai dimenticare il fatto che «la solidarietà è l'unico investimento che non fallisce mai. E, come la musica, rimane nel tempo». Perché un aiuto concreto è in grado di «far risuonare la musica, con l'augurio di ritrovarci presto».
Alessandro Poggiani
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