Premio Nobel per la Fisica all'italiano Giorgio Parisi

I tre vincitori del Nobel per la Fisica condividono il Premio di quest'anno per i loro studi su fenomeni caotici e apparentemente casuali. "Sono felice, non me lo aspettavo, ma sapevo che avrebbero potuto esserci delle possibilità", ha detto Parisi in collegamento con l'Accademia delle Scienze di Stoccolma.
Poi ha rivolto un appello: "E' chiaro che per la generazione futura, dobbiamo agire ora in modo molto rapido contro i cambiamenti climatici". Giorgio Parisi è stato premiato "per la scoperta dell'interazione tra disordine e fluttuazioni nei sistemi fisici, dalla scala atomica a quella planetaria". Intorno al 1980, ha scoperto i modelli nascosti in materiali complessi disordinati, tra i contributi più importanti alla teoria dei sistemi complessi. Consentono di comprendere e descrivere molti materiali e fenomeni diversi e apparentemente del tutto casuali, non solo in fisica, ma anche in altri settori molto diversi, come la matematica, la biologia, le neuroscienze e l'apprendimento automatico. Il fisico teorico romano, 73 anni, divide il premio con il meteorologo e climatologo giapponese, Syukuro Manabe, 90 anni, e l'oceanografo e modellatore climatico tedesco, Klaus Hasselmann, 89 anni, che hanno ricevuto il Nobel "per la modellazione fisica del clima terrestre, la quantificazione della variabilità e la previsione affidabile del riscaldamento globale".
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