Tavola rotonda: la rete dell'urgenza ed emergenza pediatrica tra realtà e prospettive future

Tavola rotonda: la rete dell'urgenza ed emergenza pediatrica tra realtà e prospettive future
Si terrà martedì 21 giugno 2022 presso l’Aula 2 della Facoltà di Medicina e Psicologia - Università La Sapienza di Roma - Ospedale Sant’Andrea, una tavola rotonda sull’attuale organizzazione dell’assistenza sanitaria in età pediatrica in condizioni di urgenza-emergenza.

Fare il punto sull’attuale organizzazione dell’assistenza sanitaria in età pediatrica in condizioni di urgenza-emergenza sanitaria e sulle prospettive future, nel Lazio, per creare un tavolo di discussione permanente che possa diventare modello di efficienza da riprodurre a livello nazionale.

È questo l’obiettivo della tavola rotonda organizzata dalla Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università di Roma La Sapienza, che si terrà martedì 21 giugno 2022 dalle ore 15.00 alle 19.00 presso l’Aula 2 della Facoltà, nell’edificio universitario situato accanto all’Ospedale Sant’Andrea (via di Grottarossa, 1035).

Saranno presenti, oltre alle massime autorità regionali in ambito sanitario - Alessio D’Amato (Assessore alla Sanità del Lazio) Rodolfo Lena (Presidente della VII Commissione Sanità della Regione Lazio) - anche il Vicepresidente della Regione, Daniele Leodori, il Preside della Facoltà di Medicina, il Prof. Fabio Lucidi, e Lucia De Vito, in rappresentanza dell’Agenzia Regionale Emergenza Sanitaria del Lazio.

La tavola rotonda sarà animata dalle personalità scientifiche più importanti in ambito di emergenza ed urgenza pediatrica a livello regionale, nazionale ed internazionale, con la presenza del Prof. Vinay Nadkarni, del Children Hospital di Philadelphia, in qualità di Visiting Professor.

Come sottolineato dal Dott. Jacopo Pagani, uno degli organizzatori dell’evento, l’età pediatrica presenta caratteristiche cliniche, epidemiologiche e sociali peculiari, che richiedono un management diverso dall’adulto all’interno del Sistema di emergenza/urgenza sanitaria regionale. Il bambino è diverso non soltanto per l’anatomia, ma per la fisiologia, la fisiopatologia, la psicologia e per le modalità di comunicazione/relazione.

La catena della sopravvivenza - prevenzione, rianimazione cardio-polmonare, allarme precoce e trattamento avanzato - che sintetizza il migliore approccio al paziente compromesso, presenta in età pediatrica delle peculiarità da cui emerge l’importanza della sequenzialità e della precocità degli interventi, vista la rapidità d’evoluzione dei quadri clinici; la bassa percentuale di bambini critici (10%); la bassa percentuale di minori trasportati dal 118 in DEA; il peso della urgenza soggettiva, legato prevalentemente all’ansia della famiglia. Ne deriva l’importanza di distinguere, dal punto di vista assistenziale, le condizioni di emergenza ed urgenza.

L’emergenza riguarda le condizioni cliniche insorte improvvisamente che possono compromettere almeno una delle funzioni vitali, in grado di mettere in pericolo, in tempi rapidi, la vita del bambino e che richiedono l'assoluta improcrastinabilità del trattamento con l’utilizzo di tutte le risorse a disposizione.

L’urgenza si riferisce, invece, a condizioni cliniche gravi ma senza alterazione dei parametri vitali tale da richiedere interventi immediati atti ad evitare il peggioramento clinico.

Il bambino con un quadro sintomatologico “urgente”, pur avendo funzioni e parametri vitali nella norma, non è a priori esente dal pericolo, ma può giungere a questa eventualità in un tempo successivo dipendente dal livello di urgenza.

L’attuale organizzazione del sistema dell’emergenza-urgenza per pazienti pediatrici può prevedere margini di miglioramento in alcuni ambiti: eccessivo ricorso al Pronto Soccorso di codici bianchi e verdi; frequente ricorso ai trasferimenti secondari da strutture non idonee; scarsa attenzione per i bisogni dei pazienti pediatrici dovuta all’assenza di ambienti dedicati; razionalizzazione dei reparti di Terapia Intensiva Pediatrica e Chirurgia Pediatrica, con presenza di entrambi nello stesso contesto, in condizioni di emergenza.

La formazione di una rete efficiente ha come possibili obiettivi: migliorare l’assistenza in età pediatrica per condizioni che richiedano una valutazione e cura urgente; indirizzare verso le strutture di emergenza idonee ad assistere condizioni di diversa complessità; promuovere l’Osservazione breve intensiva pediatrica come alternativa al ricovero ordinario; garantire al bambino in condizioni cliniche di urgenza/emergenza adeguati ambienti dedicati; organizzare per casi di elevata complessità clinica un servizio di trasporto pediatrico dedicato.

Di questo e di molto altro si discuterà nel corso della tavola rotonda, moderata dalla giornalista Rai Viviana Verbaro.

«L’occasione della venuta in qualità di Visiting Professor del Prof Vinay Nadkarni del Children Hospital di Philadelphia, uno dei maggiori esperti a livello internazionale di emergenze intra ed extra ospedaliere, oltre agli obiettivi formativi ed accademici, dà l’opportunità a tutti gli attori della rete di emergenza urgenza in età pediatrica di essere raccolti intorno ad un tavolo per un confronto efficace e proficuo per la costruzione di una comunità più sicura». Così il Prof Pasquale Parisi, direttore della cattedra di Pediatria dell’Università di Roma La Sapienza, alla presidenza del Tavolo.

«La pandemia da Covid-19 ha messo in evidenza carenze organizzative e gestionali in molte Regioni. Nel Lazio sono da anni in atto le reti per patologie tempo-dipendenti dell’adulto, secondo il modello Hub & Spoke mentre, in ambito pediatrico, è già operativa la rete per trauma cranico e trauma grave. Ritengo che questa importante tavola rotonda tra le diverse componenti interessate, istituzionali e tecniche, possa apportare un contributo significativo nell’implementazione delle reti pediatriche», ha detto il dott. Antonino Reale, Responsabile U.O.C. Pediatria dell'Emergenza presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù - IRCCS, che terrà una relazione sul modello organizzativo del DEA pediatrico di I e II livello.

«La pandemia ha rappresentato un tirocinio pratico di “crisis management” per tutto il SSN, dato il vorticoso susseguirsi di decisioni da assumere per limitarne la diffusione. Possiamo dire senza retorica che il SARS-CoV-2 è stato uno spartiacque storico, anche in pediatria. Questa situazione straordinaria ha evidenziato difficoltà, fragilità e criticità della nostra realtà, ma ha anche imposto la necessità di riflettere, fare valutazioni, osservare fenomeni come provenienti dal mondo asiatico, riconsiderare il nostro modus vivendi, selezionare le priorità evidenziando l’importanza di competenza e cultura. La pandemia ha anche messo a nudo le lacune, alcune storiche, della rete dell’Emergenza Urgenza Pediatrica e quindi la necessità di una più efficiente e omogenea organizzazione dell’assistenza pediatrica sul territorio nazionale». Queste le parole della Prof.ssa Stefania Zampogna, Presidente nazionale della Società Italiana di Medicina di Emergenza-Urgenza pediatrica SIMEUP, che relazionerà sull’importanza di un tavolo permanente.

 

Il programma

Ore 15.00: Saluto delle autorità

Daniele Leodori (Vicepresidente Regione Lazio), Alessio D’Amato (Assessore Sanità Regione Lazio), Rodolfo Lena (Presidente VII Commissione Sanità Regione Lazio), Fabio Lucidi (Preside Facoltà di Medicina e Psicologia Università di Roma La Sapienza), Erino Angelo Rendina (Vicepreside Facoltà di Medicina e Psicologia Università di Roma La Sapienza), Adriano Marcolongo (Direttore Generale Azienda Ospedaliera Universitaria Sant’Andrea), Paolo Anibaldi (Direttore Sanitario Azienda Ospedaliera Universitaria Sant’Andrea), Massimiliano Raponi (Direttore Sanitario Bambino Gesù di Roma)

 

Tavola rotonda

Moderatrice: Viviana Verbaro (Giornalista Rai)

Presidenza del tavolo: P. Parisi, A. Villani, F. Midulla, A. De Nardis, M. Rocco, L. De Vito

Discussant: R. Bonfini, U. Raucci, G. Di Nardo, C. Casini

 

Ore 15.30: Modello organizzativo dell’urgenza - emergenza pediatrica in Italia: l’importanza di un tavolo permanente (S. Zampogna)

Ore 16.00: Emergency Medical Services for Children Program (V. Nadkarni)

Ore 16.30: Break

Ore 17.00: Modello organizzativo del DEA pediatrico di I e II livello (A. Reale)

Ore 17.30: Il trasporto del bambino critico (J. Pagani)

Ore 18.00: Modelli di integrazione tra territorio ed ospedale nell’urgenza pediatrica (T. Rongai)

Ore 19.00: Chiusura dei lavori