Un ricordo di Felice Gimondi

Felice Gimondi negli anni Sessanta Felice Gimondi negli anni Sessanta foto Carlo Riccardi
Il grande ciclista bergamasco, vincitore di tre Giri d’Italia e di un Tour de France, il 29 settembre 2019 avrebbe compiuto settantasette anni.

«Come sono Felice Gimondi.Lo so che non è facile nella vita scoprire che c'è anche Eddie Merckx, ho quasi paura. Ma affronterei il mondo quando lui pedala al mio fianco […]. A volte lui se ne va via,non mi sta neanche a aspettare, mi lascia con Bitossi, mi sembra di impazzire, tanto che mi vorrei ritirare e sento in un minuto tutti i ciclisti del mondo che hanno bisogno di aiuto dalla loro ammiraglia, ma non riescono a parlare come me in questo momento, che sono Gimondi, con gli occhi rotondi, la testa quadrata, la bici scassata».

(Elio e le storie tese, Sono Felice, Album Esco dal mio corpo e ho molta paura. Gli inediti (1979-1986), 1993)

Nato a Sedrina (BG) nel 1942, professionista dal 1965 al 1979, Felice Gimondi è stato un campione completo, in grado di reggere sul passo, di vincere in salita, a cronometro ed anche in volata. È uno fra i sei ciclisti ad aver vinto tutti e tre i grandi Giri ovvero il Tour de France (1965), il Giro d'Italia (1967, 1969 e 1976), per cui ha anche il record di podi (nove) e la Vuelta a Espana (1968). Fra le corse di un giorno vinse un campionato del mondo su strada (1973) ed alcune classiche (una Parigi-Roubaix, una Milano-Sanremo, due Giri di Lombardia e due Giri dell'Appennino).

Nonostante la sua carriera sia - per sua sfortuna - coincisa in gran parte con quella di Eddy Merckx (detto “il cannibale”), è stato in grado di ottenere numerosi successi. Inoltre, in confronto al fuoriclasse belga ha avuto una maggiore longevità ad alti livelli, cominciando a vincere prima del suo avvento (al Tour de France 1965) e finendo dopo (il Giro d'Italia 1976)

Dopo il ritiro, Felice Gimondi è stato direttore sportivo della Gewiss-Bianchi (nel 1988) e, dodici anni dopo, nel 2000, presidente della Mercatone Uno-Albacom, la squadra di Marco Pantani, indimenticato vincitore della “doppietta” Giro d’Italia/Tour de France del 1998.

È stato anche assicuratore e titolare dell'Agenzia Assicurazioni Milano e responsabile dell'attività sportiva (nonché consulente del reparto corse) per la Bianchi, storica azienda milanese di biciclette. A partire dal 1996 in suo onore si tiene, in provincia di Bergamo, la Granfondo internazionale Felice Gimondi, patrocinata da Bianchi.

Per via del fatto che spesso si piazzava alle spalle di Eddy Merckx, Felice Gimondi è stato sovente soprannominato “l'eterno secondo”, ma, obiettivamente, va riconosciuto il fatto che è stato di essere stato - insieme a Luis Ocana e José Manuel Fuente - uno fra i più caparbi avversari del belga.

Ai suoi duelli con Eddy Merckx sono dedicate le canzoni Gimondi e il cannibale di Enrico Ruggeri e la già citata Sono Felice di Elio e le storie tese.

Il grande Gianni Brera (1919-1992), il quale descrisse le sue imprese, coniò per lui i soprannomi “Felix de Mondi” e “Nuvola Rossa”.

 

Classe 1986, storico del cinema e giornalista pubblicista, appassionato di courtroom dramas, noir, gialli e western da oltre quindici anni, ha lavorato come battitore e segretario di produzione per un documentario su Pier Paolo Pasolini. Dopo un master in Editoria e Giornalismo, ha collaborato con il Saggiatore e con la Dino Audino Editore. Attualmente lavora come redattore freelance, promotore di eventi culturali e collaboratore alle vendite in occasione di presentazioni, incontri, dibattiti e fiere librarie.

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