72 piastrelle, 54 passi di Marco Fleming: una storia vera
«Portavo avanti la mia attività motoria, avanti e indietro per il corridoio, 72 piastrelle, 54 passi, tra una ragazza che grattava l’intonaco dai muri per mangiarselo, l’altro che doveva rinunciare al progetto di prendere a pugni una vecchia perché tenuto fermo dagli infermieri, e l’anziano che usciva dal bagno con braghe e mutande abbassate per accomodarsi così com’era in sala da pranzo a guardare la televisione. Per dirne tre. Io camminavo, 54 passi all’andata, 54 al ritorno, un occhio fisso all’orologio a parete quando andavo verso la porta d’uscita ben serrata, in attesa dell’ora della sigaretta, e l’altro che ogni tanto, furtivo, cacciava uno sguardo nella stanza 5, quella bella col pavimento verde chiaro».