Al via il workshop di Drammaturgia contemporanea e mise en scène al Teatro Spazio 18B

«Perché un laboratorio sulla drammaturgia? Perché troppo spesso in Italia, si pensa che scrivere per il teatro – nonché scrivere in generale – sia una cosa affidata esclusivamente all’ispirazione. Invece la scrittura teatrale è una cosa che si avvicina molto alla scienza, nel senso che esistono delle metodologie, degli approcci che permettono - se vogliamo dirla in maniera un pochino banale ma nello stesso tempo accattivante - di superare la sindrome del foglio bianco. Queste sono metodologie acquisite nel corso degli anni e che permettono anche di stare nelle tempistiche delle commissioni, di stare nelle esigenze che un committente può avere quando ti chiede un lavoro, oltre a permettere di poter sviluppare al meglio le idee, le idee che una persona ha in un testo concretamente scritto e ben scritto, un testo che sia portatore di quei segni scenici che poi andremo a vedere nella restituzione di uno spettacolo. Perché è questo che deve fare una drammaturgia di teatro contemporaneo, di prosa contemporanea. O quantomeno una delle cose che deve fare: essere uno spartito in cui tutto è seminato, uno spazio in cui poi tutti - dal regista agli attori - andando a lavorare nella formalizzazione, possono ritrovare» (Federico Malvaldi)
«Il modulo è doppio proprio perché, da un’esigenza che può essere drammaturgica, artistica, di espressione individuale, andiamo a coinvolgere il corpo. E che cos’è il corpo? È presenza, è vivere il momento presente. Quindi in questo presente, che ci viene portato via da tanti pensieri, dalla pandemia, dalle guerre, dalle molte battaglie quotidiane che ognuno di noi vive dentro di sé – perché è così e così è naturale che sia -, è possibile essere presenti solamente attraverso il corpo. È sì una pratica scenica, ma è anche una pratica necessaria all’essere umano, per comprendere quello da cui si è attraversati e utilizzarlo; utilizzarlo nella vita, utilizzarlo per stare bene, per riconoscersi, e di conseguenza fare ciò che serve alla persona in un processo di individuazione. È un segno, un tratto distintivo della Compagnia dei Masnadieri: di ripartire, di ripartire dal corpo, da un lavoro che è verticale, e quindi, sì, dalla drammaturgia, dalla parola, ma anche poi il passaggio successivo. Quello di vedere agita quella parola, e quindi provocare emozioni nel pubblico. Crediamo molto nel fatto che il messaggio teatrale sia un messaggio di pensiero, di coinvolgimento. L’obiettivo fondamentale - ovviamente abbinato allo svisceramento della parola e delle dinamiche drammaturgiche elaborate nel primo modulo - è quello di rendere autonomi gli attori nel processo creativo attraverso la conoscenza profonda del proprio corpo-strumento-immaginario. Attori che non devono e non vogliono essere delle marionette. Qualcuno ha scritto che “il pensare divide, il sentire unisce”. Quindi una grande pratica scenica dalla A alla Zeta, dalla drammaturgia, dalla scrittura, dal foglio bianco e dalla cosiddetta “sindrome del foglio bianco”, al vedere messa in scena e agita la propria idea, la propria dinamica umana» (Sara Meoni)
Primo Modulo (Drammaturgia)
Docente: Federico Malvaldi
Il workshop si incentra sulle tecniche di scrittura per la scena. Mira a fornire competenze inerenti al linguaggio drammatico: dalla struttura di una storia alla costruzione dei personaggi e dei dialoghi in ambito teatrale. Il corso ha come obiettivo quello di fornire una metodologia che permetta di superare la “sindrome del foglio bianco”, in modo da sviluppare abilmente sia le proprie idee che i lavori su commissione. Il fine ultimo di questa tre giorni è quello di scrivere delle scene o degli atti unici autoconclusivi, che saranno poi affrontati e lavorati nella parte di mise en scène (secondo modulo).
Secondo Modulo (Mise en scène)
Docente: Sara Meoni
Il modulo partirà dal lavoro fatto nella sessione precedente. I testi elaborati dalla classe di drammaturgia verranno indagati e attraversati. Lo studio fatto permetterà al performer di cominciare a costruire un personaggio e le relazioni che egli/ella vive, riconoscendo i segni seminati nella spartitura drammaturgica. Attraverso esercizi specifici, focalizzati sulla trasposizione in moto e fiato dei testi, verranno esplorate le dinamiche presenti nelle drammaturgie, le profondità che queste presentano e le loro verità nascoste. Il fine ultimo di questa seconda tre giorni è indagare il momento di passaggio fra la parola scritta e la trasposizione scenica, quell’attimo prima della formalizzazione in cui tutto sta per e può accadere.
Il workshop è formato da due moduli separabili, ognuno dei quali ha un costo singolo di 80 euro. Il costo per la partecipazione ad entrambi è invece di 130 euro.
Il workshop di Drammaturgia contemporanea e Mise en scène - docenti: Federico Malvaldi e Sara Meoni; progetto: La Compagnia dei Masnadieri - si svolgerà presso il Teatro Spazio 18B venerdì 27, sabato 28 e domenica 29 maggio (modulo Drammaturgia contemporanea) e tre settimane dopo, venerdì 17, sabato 18 e domenica 19 giugno 2022 (modulo Mise en scène).
Orari: venerdì 27 maggio e venerdì 17 giugno, ore 16.00 - 19.00; sabato 28 e domenica 29 maggio, sabato 18 e domenica 19 giugno, ore 10.00 - 13.00 e 14.00 - 18.00
Ultima modifica il Giovedì, 05/05/2022
Alessandro Poggiani
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