Angela Finocchiaro al Teatro Duse con Ho perso il filo

Angela Finocchiaro al Teatro Duse con Ho perso il filo foto Paolo Galletta
Andrà in scena mercoledì 16 febbraio 2022 alle ore 21.00 al Teatro Duse - via Cartoleria 42 - a Bologna lo spettacolo di Angela Finocchiaro, Walter Fontana e Cristina Pezzoli “Ho perso il filo”, regia di C. Pezzoli ed interpretata da A. Finocchiaro.

Fra commedia e danza, nei panni di Teseo contro il Minotauro. Un’eroina pasticciona e anticonvenzionale che, nei panni di Teseo, parte per un viaggio, si perde, tentenna, ma poi combatte fino all’ultimo il suo spaventoso Minotauro. È un’Angela Finocchiaro inedita quella che il 16 febbraio, alle ore 21, sarà sul palco del Teatro Duse di Bologna con Ho perso il filo scritto dall’attrice insieme a Walter Fontana e Cristina Pezzoli, la quale firma anche la regia.

Nello spettacolo, che fonde commedia, danza e gioco, A. Finocchiaro si mette alla prova in modo sorprendente con linguaggi espressivi mai affrontati prima per raccontare, con la sua stralunata comicità e ironia, un’avventura straordinaria, emozionante e divertente.

Sul palco Angela si presenta come un’attrice stufa dei soliti ruoli. Sarà, dunque, Teseo, il mitico eroe che sfida il mostro nei meandri del labirinto. La protagonista affida agli spettatori un gomitolo enorme, da cui dipende la sua vita, e parte. All’interno del labirinto niente va come previsto: viene assalita da strane creature, un misto fra acrobati, danzatori e spiriti dispettosi, che la circondano, la disarmano, la frullano come fosse un frappè, e soprattutto tagliano il filo che le assicurava la via del ritorno.

Disorientata, isolata, impaurita, Angela scopre di essere finita in un luogo magico ed eccentrico, un labirinto, che si esprime con scritte e disegni e che le lancia un gioco, allegro e crudele, per farle ritrovare il filo perduto.

Passo dopo passo, superando prove e trabocchetti, con il pericolo incombente del Minotauro, Angela è costretta a svelare ansie, paure, ipocrisie che sono sue come del mondo di oggi, ma riscopre anche il senso di parole come coraggio e altruismo. Alla sua maniera naturalmente, come quando, di fronte ai giovani ateniesi che la implorano di salvarli dal mostro che li sta già sgranocchiando, promette firme e impegno sui social; oppure come quando è sottoposta a una sfida paradossale dal vero Teseo, sceso di corsa dalle vette del mito, indignato perché la sua interprete difetta delle necessarie qualità eroiche.

Lo spettacolo vive, dunque, del rapporto fra le parole comiche di un personaggio contemporaneo e la fisicità acrobatica, primitiva, arcaica delle creature del labirinto che agiscono, danzano, lottano con Angela, provocandola come una gang di ragazzi di strada imprevedibili, spietati e seducenti.  Sono i sei straordinari danzatori guidati da Hervé Koubi, uno fra i più talentuosi e affermati coreografi sulla scena internazionale.

Il labirinto è un simbolo antico di nascita-morte-rinascita. Anche Angela, dopo aver toccato il fondo, riuscirà a ritrovare il filo e con esso la forza per affrontare il Minotauro, in un finale a sorpresa che si trasforma in una festa collettiva coinvolgente e liberatoria.

 

Ho perso il filo - soggetto: Angela Finocchiaro, Walter Fontana, Cristina Pezzoli; testo: W. Fontana; regia: C. Pezzoli; interpreti: A. Finocchiaro, Alis Bianca, Alessandro La Rosa, Antonio Lollo, Filippo Pieroni, Alessio Spirito, Carmelo Trainito; coreografie originali: Hervé Koubi; scene: Giacomo Andrico; luci: Valerio Alfieri; costumi: Manuela Stucchi - sarà in scena al Teatro Duse mercoledì 16 febbraio 2022.

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Ultima modifica il Lunedì, 14/02/2022

Classe 1986, storico del cinema e giornalista pubblicista, appassionato di courtroom dramas, noir, gialli e western da oltre quindici anni, ha lavorato come battitore e segretario di produzione per un documentario su Pier Paolo Pasolini. Dopo un master in Editoria e Giornalismo, ha collaborato con il Saggiatore e con la Dino Audino Editore. Attualmente lavora come redattore freelance, promotore di eventi culturali e collaboratore alle vendite in occasione di presentazioni, incontri, dibattiti e fiere librarie.