Beppe Barra in Non c'è niente da ridere alla Sala Umberto

«Vi fa molto ridere questa mia poesia?», dice l’Attore al pubblico che si sbellica. «Ci ho messo cinque anni per scriverla!».
Non c’è niente da ridere è uno spettacolo al contrario che incuriosisce, sorprende e diverte fin dalla prima scena. Anche la scenografia raffigura un teatro visto dal punto di vista degli attori, con il sipario, le quinte, da dentro, con i palchetti accesi come fondale e le luci della ribalta accese contro di noi. In questo spazio irreale si avvicendano un Attore e un’Attrice (Peppe Barra e Lalla Esposito). Macchiette, canzoni, monologhi del vecchio.
Varietà e surreali parodie del teatro classico napoletano rappresentano le situazioni drammatiche della coppia teatrale, fino all’inatteso finale pulcinellesco, di comica e malinconica poesia. L’Attore veste i panni di Pulcinella morto che scende in terra per vedere che fine ha fatto la sua Colombina, che invece ritrova furiosa perché si credeva abbandonata.
Piano piano, sull’onda dei ricordi, sommersi dalla nostalgia di un’epoca perduta che non tornerà mai più, fra bisticci, dolci parole d’amore e duetti, si abbracciano per andarsene insieme in Paradiso. Uno spettacolo dal ritmo incalzante per i continui cambi di scena, di luce, di costume, di linguaggio; uno “spettacolo d’Attore”, come si diceva un tempo, sostenuto e arricchito dalle musiche dal vivo.
Peppe Barra e Lamberto Lambertini, di nuovo insieme, vogliono offrire al pubblico uno spettacolo che ha lo stesso spirito di quel Teatro che, insieme con l’indimenticata Concetta Barra, riuscì per dodici anni, in Italia e nel mondo, a coniugare l’applauso del pubblico con l’esultanza della critica, la risata con la commozione, la leggerezza con la cultura, la raffinatezza con la volgarità.
Oggi più che mai, dopo tanti mesi oscuri e difficili, il pubblico desidera divertirsi, soprattutto nel senso di essere trascinato fuori dal tempo e dalla realtà, perché il vero teatro, si sa, è sempre più bello della vita vera. Perché sul palcoscenico persino la morte è per finta.
Ultima modifica il Martedì, 18/01/2022
Ultimi da Madia Mauro
- Granchio blu: associazioni e ricercatori preoccupati per la proposta dello strascico sottocosta
- Barbie Style Talent Contest alla MFW ha portato condivisione e rispetto fra i giovani
- C’è un cadavere in giardino di Norm Foster al Teatro Manzoni
- Marevivo e Zero Waste Italy rispondono sul regolamento UE sugli imballaggi
- Marevivo: altro obiettivo raggiunto con la Campagna "replant", ripopolati 100mq di cymodocea nodosa nel golfo di Trieste