Che disastro di commedia al Teatro Brancaccio: intervista a Viviana Colais e Luca Basile

Viviana Colais: Siamo Viviana e Luca e siamo qui per presentarvi lo spettacolo Che disastro di commedia per la regia di Mark Bell e per la versione italiana di The Play that Goes Wrong. Èuno spettacolo nato a Londra nel 2012 e praticamente diventato un “cult” che, dal 2014, è in scena nello stesso teatro. Una sera J. J. Abrams, il produttore di Star Wars che è anche regista è andato a vederlo ed è stato così entusiasta di questo spettacolo che ha deciso di acquistarlo e portarlo a Broadway. Ora finalmente è arrivato in Italia e noi siamo il cast selezionato dal regista inglese Mark Bell, mentre lo spettacolo sta girando in tutto il mondo: a Parigi, ad Atene, a Hong Kong, in Nuova Zelanda. Noi siamo il cast italiano e a breve - giovedì 5 aprile - debutteremo a Roma al Teatro Brancaccio, e ci rimarremo fino a domenica 8 aprile. Il cast è formato da otto attori; io ho il ruolo di Sandra e di Florence. Perché il doppio ruolo? Perché praticamente ognuno di noi ha un doppio ruolo. La storia racconta di una compagnia amatoriale che cerca di mettere in scena un giallo. Tuttavia, avviene di tutto: succedono tutti quegli errori che noi attori temiamo sul palcoscenico, per esempio scordarsi la battuta o sbagliarla, lasciar acceso il cellulare, la scenografia che crolla... Siamo otto attori: Viviana Colais, Luca Basile, Valerio Di Benedetto, Yaser Mohamed, Marco Zordan, Gabriele Pignotta, Stefania Autuori, Alessandro Marverti. Il ruolo di Sandra è quello della protagonista, della prima attrice della compagnia amatoriale, che si sente un po’ una donna arrivata e che ha il ruolo della moglie del presunto morto durante l’omicidio, e quindi Florence, la protagonista del giallo.
Luca Basile: Io sono Luca Basile, interpreto Max, Cecil e il giardiniere Arthur; questi è il fratello di Charles, il presunto morto, e la cosa interessante è nel fatto che si porta in scena sia l’essere umano Max, che poi interpreta Cecil; c’è una doppia veste continua, si entra e si esce dal personaggio entrando in un altro.
V. C.: Perché dovreste venirlo a vedere? Prima di tutto perché è un successo mondiale ed è un po’ il figlio di una favola bellissima. Èstato scritto, interpretato e portato in tutto il mondo da tre studenti dell’Accademia che hanno scritto lo spettacolo, lo hanno provato in un pub, lo hanno arricchito - si chiamava Red Lion, e hanno chiamato Mark Bell, il nostro regista, che era il loro insegnante di Clownerie e di Acrobatica alla Lambda, l’Accademia di Arte Drammatica di Londra - e lo hanno portato prima ai festival, finché è stato prodotto e portato al West End. Già per questo è proprio una favola, perché da un pub sono arrivati a Broadway ed a girare tutto il mondo. Ma dovete venire anche perché è surreale, perché riprende un po’ quella comicità alla Buster Keaton, alla Stanlio e Ollio; succede veramente di tutto. Oltre agli otto attori c’è la scenografia, che è il nono attore.
L. B.: Possiamo dirlo tranquillamente; ha un orologio perfetto proprio per far ridere, ogni quarantacinque secondi c’è un imprevisto ed accade tutto quello che un attore non vorrebbe mai che accadesse e che normalmente nell’arco della vita avviene, ma non tutto insieme!
V. C.: Sì, magari nel corso di cinquant’anni! È un orologio svizzero specialmente perché se noi sbagliamo una posizione rischiamo la vita.
L. B.: Quindi anche solo per vedere quella vera sofferenza nel pericolo, ci si chiede «chissà se riesce ad arrivare alla fine della recita». Un’altra cosa importante è che questi attori sono degli eroi perché sostanzialmente l’aspetto veramente comico emerge dal fatto che c’è il contrasto rispetto a tutti gli imprevisti che accadono, e questi personaggi, che sono amatoriali, non sanno recuperare, e quindi vanno avanti nonostante l’evidenza. Quindi il paradosso, chiaramente, fa ancora più ridere.Ancora tutto più assurdo fino alla fine che definirei “apocalittica”.
V. C: Dove venirci a vedere? Al Teatro Brancaccio a Roma dal 5 all’8 aprile - c’è anche il sabato e la domenica pomeriggio alle 17, ed alle 21 tutti i giorni -. Poi andremo su al Nord: a Cesano Boscone, Vighizzolo di Cantù e altri luoghi in Lombardia dall’11 al 15 aprile e poi, dal 2 all’13 maggio saremo al Teatro Carcano di Milano. Quindi vi aspettiamo, vi aspettiamo, vi aspettiamo con Che disastro di commedia di J.J.Abrams, direttamente da Londra. Ciao da Viviana e Luca. A presto!
Che disastro di commedia di Henry Lewis, Jonathan Sayer ed Henry Shields (traduzione: Enrico Luttmann; regia; Mark Bell; produzione: AB Management; regista assistente: Virginia Acqua; interpreti: Viviana Colais, Luca Basile, Stefania Autuori, Valerio Di Benedetto, Alessandro Marverti, Yaser Mohamed, Gabriele Pignotta e Marco Zordan) rimarrà in scena al Teatro Brancaccio fino a domenica 8 aprile 2018.
Dopodiché lo spettacolo (già andato in scena al Teatro Traiano di Civitavecchia - RM -, al Mercadante di Altamura - BA -, all’Orfeo di Taranto, all’Anche Cinema - ex Royal- di Bari, al Ponchielli di Cremona, al Michelangelo di Modena, al Gioiello di Torino, allo Zancanaro di Sacile - PN - e all’Alba Radians di Albano Laziale - RM) proseguirà la sua tournée martedì 10 aprile 2018 (al Teatro Cristallo di Cesano Boscone - MI), giovedì 12 e venerdì 13 aprile (al San Rocco di Seregno - MB), sabato 14 aprile (al Fumagalli di Vighizzolo di Cantu - CO), giovedì 19 aprile (al Teatro Comunale di Gormons - GO), e da giovedì 3 a domenica 13 maggio (al Carcano di Milano).
Ultima modifica il Lunedì, 26/09/2022
Alessandro Poggiani
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