Cioccolato all’arancia di Martina Gatto al Teatro Garbatella

Martina Gatto in "Cioccolato all'arancia" Martina Gatto in "Cioccolato all'arancia" foto Germana Ruscio
Andrà in scena giovedì 10 settembre 2020 alle ore 21 al Teatro Garbatella - piazza Giovanni da Triora 15 - la pièce di Martina Gatto “Cioccolato all’arancia”, regia di Dafne Rubini ed interpretata da M. Gatto.

«Ci sono momenti nella vita in cui tutto ciò che abbiamo attorno sembra cambiare improvvisamente. È come se un terremoto aprisse una voragine. Gli interrogativi prendono il sopravvento e si mette tutto in discussione, ci ritroviamo sballottati tra i sogni e la realtà, tra il volere e il dovere, tra il cuore e la testa, tra il dolce del cioccolato e l’amaro dell’arancia.  In situazioni come queste, regalarsi una pausa prendendo un gelato che rinfreschi corpo e mente è quello che ci vuole. Il problema è solo uno: scegliere i gusti e fare l’abbinamento perfetto. È meglio cioccolato normale o provare quello all’arancia? Per poi abbinarlo con menta o stracciatella? E se poi l’abbinamento non mi piace? E se volessi provare tutti i gusti? Questi e molti altri sono i dubbi che tartassano la protagonista di Cioccolato all’arancia, una ragazza ossessionata dall’ansia di prendere la scelta giusta. Per il gelato e per la vita. Perché a volte, per riconoscere quel che ci piace davvero dobbiamo avere il coraggio di perderci e anche, forse, di assaggiare quel che non ci piace». (Martina Gatto)

Dopo la vittoria al Roma Comic Off 2019, torna in scena a Roma il 10 settembre al Teatro Garbatella, Cioccolato all’arancia, vero e proprio “one woman show” in cui l’attrice Martina Gatto (anche autrice della pièce) intrattiene e coinvolge gli spettatori nel ruolo di una donna intelligente ma confusa, ironica ma preoccupata, talentuosa ma ansiosa. Per cinquantacinque minuti la protagonista si confida con il pubblico, trascinandolo e rendendo lo spettacolo interattivo e pieno di sorprese. 

Un testo delicato, uno sguardo leggero sulla completezza della vita. 

Il tempo è fra gli elementi fondamentali dell’opera, il fattore scatenante di una serie di grottesche vicende, realistiche per quanto incredibili. Che sia il tempo cronologico o quello meteorologico, che sia il tempo giusto o che sembri quello sbagliato, tutto sembra adattarsi ai pensieri della protagonista, proprio mentre lei cerca di adattarsi agli eventi della sua vita.

Torna dunque l’allegoria delle incertezze e della simpatia di una ragazza contemporanea, immersa nel traffico di città, che prova con semplicità e gioia a liberarsi da nevrosi, da cliché e retorica per ritagliarsi uno spazio di autenticità, perfino sotto la pioggia, con un gelato in mano. Tutto nasce da una scoperta semplice quanto traumatica: la protagonista ha un disordine alimentare. Da lì, il monologo si dipana in un susseguirsi di aneddoti, racconti, scorci malinconici e gags.

Cioccolato all’arancia è uno specchio della nostra quotidianità, delle perplessità e incertezze della nostra epoca e delle contraddizioni che abitano le nostre vite: un vero e proprio flusso di coscienza che incontra interlocutori differenti, ma in fin dei conti rimane un dialogo interiore. Le parole della protagonista, plasmano e definiscono il suo pensare e, se è vero che il pensiero è materia, la scena non può̀ che riflettere un mondo che è somma del pensato e del percepito, del dolce del cioccolato e l’amaro dell’arancia. 

Cioccolato all’arancia di Martina Gatto (regia e supervisione drammaturgica: Dafne Rubini; aiuto regia: Federica Biondo; interprete: M. Gatto; direzione creativa: Ivan Specchio; luci: Alessio Pascale; suono: Giulio Gaigher; scene: Ambramà), spettacolo vincitore dei premi Miglior Monologo e Miglior Attrice al Roma Comic Off, Primo Premio e Premio del Pubblico del concorso “Autori nel cassetto, attori sul comò” XI Edizione - Teatro Lo Spazio, andrà in scena al Teatro Garbatella giovedì 10 settembre 2020.

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Ultima modifica il Giovedì, 22/09/2022

Classe 1986, storico del cinema e giornalista pubblicista, appassionato di courtroom dramas, noir, gialli e western da oltre quindici anni, ha lavorato come battitore e segretario di produzione per un documentario su Pier Paolo Pasolini. Dopo un master in Editoria e Giornalismo, ha collaborato con il Saggiatore e con la Dino Audino Editore. Attualmente lavora come redattore freelance, promotore di eventi culturali e collaboratore alle vendite in occasione di presentazioni, incontri, dibattiti e fiere librarie.