Colloquio notturno con un uomo disprezzato di Friedrich Dürrenmatt al Teatro Garage - Sala Diana di Genova

Il testo di Friedrich Dürrenmatt è un piccolo capolavoro e nasce come radiodramma, un teatro di voci, parole importanti e significative da ascoltare e che prendono corpo in questo allestimento teatrale per far emergere il significato indiscusso dell’opera: una riflessione importante di grande forza civile.
C’è un’arte, con la quale volenti o nolenti ognuno di noi si confronta, e questa è - così come la definisce uno dei protagonisti del radiodramma di Dürrenmatt - «l’arte di morire». Colloquio notturno con un uomo disprezzato è appunto uno dei “Radiodrammi” di F. Dürrenmatt.
La storia è incentrata sull’incontro-scontro fra due uomini - il boia e la sua vittima -, i quali si confrontano dialogando intorno al demone del potere tiranno che si erige a Salvatore e Carnefice nello stesso tempo, che, con la sua ferocia, può cancellare i corpi, la carne, ma senza riuscire a soffocare lo spirito degli uomini umili.
L’arte di morire forse ha a che fare con il significato ed il valore che si attribuisce alla vita. Forse quel momento, che nella maniera più meritocratica ci rende veramente tutti uguali senza distinzione alcuna, è fondamentale per dare valore a tutta la vita trascorsa.
Non è forse vero che il modo in cui si va incontro alla morte racconta il modo in cui si è vissuto? Forse permette di capire chi siamo un pochino di più? Il testo, denso, profondo e attuale più che mai, permette di fare un’attenta analisi della società, con tutta la liricità che le parole dell’autore sono in gradi di donare all’ascoltatore ed allo spettatore. I temi che Dürrenmatt affronta nel testo sono principalmente il significato del potere e la meschinità che si cela dietro la facciata perbenista della società.
In scena due uomini, il boia e lo scrittore, interpretati da Roberto Zicari e Valter Rebaudo, entrambi vittime – sia pur in maniera diversa -, di un sistema spesso fallace, di uno stato che trasforma la menzogna in verità credibile, dove l’ignoranza del popolo è il terreno ideale in cui uno stato può agire, perché la paura è un sentimento umano, ma è triste quando viene usata dai poteri per governare.
L’allestimento scenico curato da Luca Maschi realizza la visione registica di giocare con il chiaro-scuro delle luci per dare vita ad un piccolo mondo di oggetti reali e scelti con cura per riprodurre il mondo dello scrittore. Lo spazio in cui si muoveranno gli interpreti sarà una sezione ancora più stretta del palcoscenico, come se da una porta si aprisse uno sguardo su uno spaccato di vissuto. E in questo spazio si muovono misuratamente il boia e lo scrittore, a tratti vittime e a tratti carnefici l’uno sull’altro, in un colloquio che rivela tutta la fragilità dell’essere umano riuscendo a scardinare i ruoli e alla fine, all’ ascoltatore/spettatore, rimane semplicemente l’uomo.
Colloquio notturno con un uomo disprezzato di Friedrich Dürrenmatt - regia: Emanuela Rolla; assistente alla regia e allestimento scenico: Luca Maschi; interpreti: Valter Rebaudo, Roberto Zicari - sarà in scena al Teatro Garage Sala Diana di Genova sabato 14 e domenica 15 maggio 2022.
Ultima modifica il Mercoledì, 11/05/2022
Alessandro Poggiani
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