Come tre aringhe di Marco Falaguasta e Mauro Graiani al Teatro Trastevere

«Nel mio adattamento sono andato a scavare nei personaggi per trovare alcune caratteristiche che l’uomo in momenti di difficoltà tira fuori, evidenziando aspetti caratteriali che sono tutto men che mai positivi: nel caso dei nostri personaggi, uno è cinico e intollerante, l’altro pignolo ed in attesa di un miracolo, e l’ultimo ormai illuso e deluso dal mondo. Mettere tre persone di questo tipo in una stanza non può che far nascere attrito dal quale la storia deve andare ad attingere per nutrirsi» (Leonardo Buttaroni)
La notte porta consiglio. E porta confronto. Tre metronotte dalle storie e dalle personalità differenti condividono le lunghe e lente ore del loro turno presso un delfinarium. Giorgio, il nuovo arrivato, porta un po’ di scompiglio e le grandi differenze di stili di vita porta i protagonisti a confessarsi ed a confrontarsi, e, in ultima analisi, a fare i conti con se stessi. Tre storie diverse e un’unica morale: rimandare può esser fatale. Mentre adempiono al loro dovere – sorvegliare che tutto funzioni nella vasca di un misterioso e mitologico delfino albino, metafora di un’eccezionalità che i tre possono solo lontanamente sognare - i metronotte si raccontano, intrecciando i loro stessi vissuti.
Come tre aringhe è la storia di tre uomini comuni che raccontano se stessi e, come nella miglior tradizione italiana, dal dramma nasce la commedia. Momenti di delirio e panico si alternano a vari momenti imbarazzanti: folli idee e disperate confessioni spingono la storia verso un finale inaspettato. Poche musiche, pochi cambi luci, tutto in nome della normalità, che ad un tratto si interromperà, perché prima o poi tutte le “cose normali” si trasformano e «...noi nel teatro abbiamo l’obbligo di raccontare lo straordinario...».
Come tre aringhe di Marco Falaguasta e Mauro Graiani (adattamento e regia: Leonardo Buttaroni; regista assistente: Emiliano Morana; interpreti: Christian Galizia, Olimpio Pingitore, Gianlorenzo Tennenini; scene: Mariagrazia Jovine) rimarrà in scena al Teatro Trastevere fino a mercoledì 26 febbraio 2020.
Ultima modifica il Sabato, 24/09/2022
Alessandro Poggiani
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