Donne di mafia di Massimo Roberto Beato al Teatro Spazio 18B

Donne di mafia di Massimo Roberto Beato al Teatro Spazio 18B
È andato in scena al Teatro Spazio 18B - via Rosa Raimondi Garibaldi 18b, in zona Garbatella - da lunedì 23 a giovedì 26 maggio 2022 in occasione del trentesimo anniversario della strage di Capaci lo spettacolo di Massimo Roberto Beato “Donne di mafia”, regia di Jacopo Bezzi ed interpretato da Monica Belardinelli, Virginia Bonacini, Sara Meoni e Veronica Rivolta.

«Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno gli indizi»» (Pier Paolo Pasolini, Cos’è questo golpe? Io so, «Corriere della Sera», 14 novembre 1974)

«La mafia non è affatto invincibile» (Giovanni Falcone)

«Chi ha paura muore ogni giorno. Chi non ha paura muore una volta sola» (Paolo Borsellino)

«Ho fame di giustizia. Io digiuno contro la mafia. Il silenzio è complicità, l'indifferenza è complicità.  Forse se ognuno prova a cambiare, forse ce la faremo» (da Donne di mafia)

«Sottraggo il mio corpo al nutrimento di morte che mi propone questa città» (da Donne di mafia)

«L’orrore delle stragi non può paralizzarci. Parole di donne, urlate e sommesse, dicono che non possiamo rassegnarci. Il silenzio è complicità, l’indifferenza è complicità. Noi ci siamo mosse con semplicità. Abbiamo scelto la presenza continua e l’ascolto, il confronto e il dialogo, in una città dove il dolore e la violenza rendono sempre più difficile e raro il lusso della tolleranza e del rispetto delle opinioni altrui. Il digiuno per noi non è soltanto metafora della nostra fame di giustizia e verità. È anche rottura della triste retorica bellicosa. Non ci basta dire basta! Vogliamo che ciascuno si assuma le proprie responsabilità. Per fare questo a Palermo c’è già un luogo, dove stare insieme e insieme coltivare e confrontare le proprie diversità... è la nostra piazza!» (Le donne del digiuno, Manifesto per cittadine ribelli)

 

Donne di mafia. Storia di un digiuno lungo trent’anni, per non perdere il vizio della memoria. Per celebrare il trentennale della strage di Capaci (PA) del 23 maggio 1992 - in cui furono assassinati il giudice Giovanni Falcone (1939-1992), sua moglie Francesca Morvillo (1945-1992) ed i tre agenti della scorta Rocco Dicillo (1962-1992), Antonio Montinaro (1962-1992) e Vito Schifani (1965-1992) - e mantenerne vivo il ricordo, dal 23 al 26 maggio 2022 allo Spazio 18B è andato in scena Donne di mafia di Massimo Roberto Beato, regia di Jacopo Bezzi ed interpretato da Monica Belardinelli, Virginia Bonacini, Sara Meoni e Veronica Rivolta.

Lo spettacolo prende vita da uno spunto importante e decisivo, un momento che segnò e lasciò un ricordo indelebile nella memoria collettiva: il digiuno contro la mafia in quella lunga e dolorosa estate del 1992 a Palermo e che vide protagoniste le donne palermitane in uno scatto di sdegno, di volontà di affermazione, in una città assediata, in una Sicilia sgomenta.

Attraverso gli occhi e le gesta di quattro donne di Palermo - prese a campione per narrare e teatralizzare ciò che accadde in piazza e nelle vite di tale storica ribellione alla mafia - il testo ripercorre in maniera precisa e dettagliata i fatti di quei mesi di trent’anni fa.

In una contaminazione fra video e teatro, voci registrate e testimonianze originali, l’azione centrale del testo prende l’abbrivio dalla strage di via D’Amelio avvenuta il 19 luglio 1992 - ed in cui furono assassinati il giudice Paolo Borsellino (1940-1992) ed i cinque agenti della sua scorta: Agostino Catalano (1949-1992), Walter Eddie Cosina (1961-1992), Vincenzo Li Muli (1970-1992), Emanuela Loi (1967-1992), prima donna in Italia a far parte di una scorta, nonché prima donna poliziotto a cadere in servizio, e Claudio Traina (1965-1992) -, meno di due mesi dopo quella di Giovanni Falcone, con la nascita del gruppo delle “donne del digiuno” che si riunirono in un presidio a piazza Castelnuovo dal 22 luglio al 23 agosto 1992. Fondamentale l’innesto in maniera estemporanea di piccole istantanee di vita personale, per raccontare le differenti e variegate tipologie di donne che hanno preso parte alla protesta, per recuperare l'importanza della memoria e l'autocoscienza di sé, perché la mafia è dentro ognuno di noi.

 

Donne di mafia, di Massimo Roberto Beato - regia: Jacopo Bezzi; regista assistente: Federico Malvaldi; interpreti: Monica Belardinelli, Virginia Bonacini, Sara Meoni, Veronica Rivolta; produzione: La Compagnia dei Masnadieri -, andato in scena al Teatro Spazio 18B dal 23 al 26 maggio, tornerà ad essere rappresentato martedì 19 luglio 2022 pressi i Giardini della Filarmonica - via Flaminia 118, a pochi minuti a piedi da piazza del Popolo -, nel giorno del trentennale della strage di via D’Amelio.

Letto 637 volte

Ultima modifica il Lunedì, 30/05/2022

Classe 1986, storico del cinema e giornalista pubblicista, appassionato di courtroom dramas, noir, gialli e western da oltre quindici anni, ha lavorato come battitore e segretario di produzione per un documentario su Pier Paolo Pasolini. Dopo un master in Editoria e Giornalismo, ha collaborato con il Saggiatore e con la Dino Audino Editore. Attualmente lavora come redattore freelance, promotore di eventi culturali e collaboratore alle vendite in occasione di presentazioni, incontri, dibattiti e fiere librarie.