Enrico IV di Luigi Pirandello al Teatro Duse di Bologna

Il grande Eros Pagni in scena in Enrico IV di Luigi Pirandello al Teatro Duse di Bologna dal 18 al 20 marzo.
Celeberrima la trama dello spettacolo, adattato e diretto da Luca De Fusco: un uomo caduto da cavallo nel corso di festa in maschera, si risveglia convinto di essere Enrico IV, il personaggio storico che stava interpretando. La storia è, in realtà, una grande metafora che ruota attorno al tema della follia, ma anche sulla finzione e sul teatro stesso.
Il protagonista, di cui non conosciamo neppure il vero nome, si radica a tal punto nel suo personaggio da non volerne più uscire neppure quando, di colpo, rinsavisce. L’arrivo dei vecchi compagni che avevano preso parte alla fatale mascherata fa esplodere tutte le contraddizioni di questa incredibile figura che, da anni, vive chiusa in un castello fuori dal tempo.
Pagni interpreta Enrico IV, ruolo che attende la maturità di un grande attore, dopo avere regalato al pubblico alcuni personaggi indimenticabili. Fra i più recenti il Sindaco del rione Sanità, il padre dei Sei personaggi in cerca d’autore di L. Pirandello, realizzato insieme a De Fusco e applaudito non solo in Italia, ma anche a Parigi ed a San Pietroburgo, fino a Prospero ne La tempesta di William Shakespeare.
Dopo un lungo sodalizio con il Teatro di Genova e con il compianto Marco Sciaccaluga (1953-2021), Pagni ha intessuto una nuova collaborazione con Luca De Fusco, con il quale cominciò interpretando un magnifico Shylock. Lo scorso 24 febbraio, al Teatro Manzoni di Milano, Pagni e De Fusco hanno celebrato il centenario della prima assoluta di Enrico IV con l’allestimento che ora è in scena sul palco del Duse di Bologna.
Nelle sue note di regia De Fusco traccia un parallelo fra il personaggio pirandelliano di Enrico IV ed il Prospero di Shakespeare. «Più ho studiato Enrico e più ho pensato a Prospero», precisa il regista. «Entrambi i personaggi sono arroccati, uno su un’isola, l’altro in un castello, e sembrano completamente estranei al loro tempo, vivono un’assoluta solitudine. Entrambi sono creduti pazzi, entrambi hanno con le persone che li circondano un rapporto flebile, intermittente, che può far dubitare al regista della stessa reale esistenza di ogni personaggio, salvo quello del protagonista». Prospero ed Enrico «sono tra i migliori personaggi di due drammaturghi geniali contenuti in due testi che non sono, invece, i loro capolavori proprio perché dominati, a mio avviso, più dalla pulsione di delineare un grande personaggio che una grande vicenda», prosegue De Fusco, «dato che gli intrecci narrativi dei testi sono talmente esili da poter essere riassunti in poche righe».
«Come non ero sicuro che Prospero non fosse solo nella sua biblioteca, così non sono sicuro che Enrico non sia solo nella sua camera da letto», continua il regista. «Sono, inoltre, entrambi testi che si collocano nella fase finale delle produzioni dei due autori e forse questo determina quelle affinità. I due grandi scrittori, dopo straordinari quadri d’insieme, hanno voglia di autoritratti. Non c’è dubbio che dietro Prospero si celi Shakespeare e dietro Enrico Pirandello». Quanto alla ripartenza delle tournée «dopo l’orribile periodo che ci ha tanto addolorato e dopo l’obbligato silenzio», conclude De Fusco, «sono felice di poter riprendere a comunicare col nostro pubblico, di ritrovare tanti antichi compagni di lavoro e di nuovi, primo tra tutti Valerio Santoro che non manca di coraggio, virtù che ammiro negli altri e coltivo in me stesso. Ai compagni che stavolta non trovo a bordo auguro altre felici navigazioni».
Enrico IV di Luigi Pirandello - adattamento e regia: Luca De Fusco; aiuto regia: Lucia Rocco; interpreti: Eros Pagni, Anita Bartolucci, Paolo Serra, Valerio Santoro, Gennaro Di Biase, Matteo Micheli, Alessandra Pacifico Griffini, Alessandro Balletta; scene e costumi: Marta Crisolini Malatesta; luci: Gigi Saccomandi; musiche: a cura di Gianni Garrera; foto di scena: Tommaso Le Pera; produzione: La Pirandelliana, Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia-Il Rossetti - rimarrà in scena al Teatro Duse fino a domenica 20 marzo 2022.
Ultima modifica il Sabato, 19/03/2022
Alessandro Poggiani
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