Freddy Aggiustatutto debutta al Teatro de’ Servi

la Prima di "Freddy Aggiustatutto" al Teatro de' Servi la Prima di "Freddy Aggiustatutto" al Teatro de' Servi
Ha debuttato con grandissima affluenza di pubblico martedì 20 febbraio 2018 al Teatro de’ Servi - via del Mortaro 22, all’angolo con via del Tritone - a Roma “Freddy Aggiustatutto” di Lorenzo Riopi e Tobia Rossi, regia di Roberto Marafante, l’opera che si è aggiudicata la quinta edizione di “Una commedia in cerca di autori”, il concorso per autori under 40 ideato dalla Bilancia Production.

Il Teatro de’ Servi accende le luci della ribalta su Freddy Aggiustatutto, ovvero il resistibile fascino dei reality spazzatura.

Freddy Aggiustatutto è uno fra i programmi “cult” di LifeTV ed il protagonista è un sex symbol “da carrozzone” per le casalinghe in ascolto. Tuttavia, il vero Freddy è molto differente: un ipocondriaco, ingenuo e tentennante. Quando candidamente presenta Anna, la sua nuova fidanzata, scatena la gelosia di Cora, avida e rapace donna in carriera e produttrice del programma (per i cinefili la memoria non può non andare immediatamente all’agghiacciante personaggio di Diana Christensen, la giornalista fanatica dello share magnificamente interpretata da Faye Dunaway in Quinto potere di Sidney Lumet), la quale farà di tutto per “sabotare” il loro rapporto. Ci si metton di mezzo anche Giorgio, il direttore bonario, malinconico e donnaiolo, e Nadia, un’attrice costretta controvoglia ad impersonare ruoli da “donnina fragile” che poco si adattano alla sua reale personalità.

La commedia, costruita sullo sfondo dell’irresistibile fascino di ciò che avviene dietro le quinte di uno show televisivo, disegna così una piccola “fiera delle vanità” che, in nome del buon umore, riuscirà comunque a trovare il giusto fine. 

È un ritratto della televisione di oggi certamente caricaturale quello portato in scena con la regia di Roberto Marafante, ma non per questo meno vero. L’ironia è spesso graffiante, le situazioni sfuggono al controllo fino a diventare un surreale intreccio di contraddizioni. Eppure la commedia di Lorenzo Riopi e Tobia Rossi non è solo un divertente susseguirsi di gag e di colpi di scena. Può anche indurre a riflettere sulla povertà di ciò che la tv ci offre e sulla falsità propinataci da molti programmi, magari perfino di successo, ai quali ci accostiamo senza sufficiente senso critico.

«È una commedia che gioca col mondo delle real tv, un tipo di spettacolo che vuole raccontare la vita reale ma finisce per creare maschere ‘più finte del finto», hanno commentato Lorenzo Riopi e Tobia Rossi. «Su questo paradosso abbiamo costruito la storia che fotografa un’Italia dominata dalle ossessioni: il denaro, la popolarità, l’aspetto fisico. Il tutto, giocando col genere dinamitardo della commedia».

Una satira e quasi una denuncia, dunque, ma anche un’allegra carrellata di personaggi che per loro volontà e nel contempo per costrizione si trovano a svolgere ruoli dai quali finiscono con l’essere sopraffatti. E i rapporti interpersonali diventano un ginepraio da cui nessuno sa più come uscire. Tutto ruota intorno alla figura di Freddy Aggiustatutto, che è il protagonista, oltre che il titolo, di uno dei programmi più popolari dell’emittente satellitare Life TV.  Rispondendo al più classico dei cliché, appare come un macho sexy e palestrato che corre in aiuto di casalinghe più o meno disperate. La realtà è tuttavia molto diversa: Federico Semerano, in arte “Freddy”,  è ipocondriaco, ingenuo ed insicuro. E alla fine si troverà nella necessità di aggiustare non i lavandini altrui, ma addirittura la sua vita, nel lavoro come nella vita privata.

Freddy Aggiustatutto di Lorenzo Riopi e Tobia Rossi (regia di Roberto Marafante; scene: Rossella Inzillo; costumi: Giusy Nicoletti; luci: Stefano Valentini; interpreti: Matteo Nicoletta, Alessandra Schiavoni, Giuseppe Cantore, Giulia Carpaneto, Alessia Punzo) rimarrà in scena al Teatro de’ Servi fino a domenica 11 marzo 2018.

Nelle precedenti edizioni, a vincere il premio del concorso “Una commedia in cerca di autori” erano state Solo sei bottiglie di Federico Basso,  Ti presento papà di Giuseppe della Misericordia, Il capo dei miei sogni di Sara Palma e Daniele Benedetti e, nella stagione 2016/17, Bedda maki di Chiara Boscaro e Marco Di Stefano. Martedì 14 novembre 2017, a Milano, in occasione del Next, Stefano Marafante, direttore artistico del Teatro de' Servi, ha lanciato la sesta edizione del concorso. Lo spettacolo vincitore verrà inserito nel cartellone della stagione 2018-2019 del Teatro de' Servi e del Teatro Martinitt di Milano, oltre ad andare in tournée in vari capoluoghi di regione e di provincia, per un totale di circa cinquanta rappresentazioni su tutto il territorio nazionale. La data ultima entro e non oltre la quale i copioni per “Una commedia in cerca d'autori” dovranno essere consegnati è mercoledì 14 marzo 2018, ore 18.00. Il copione dovrà esser consegnato su supporto cartaceo tramite raccomandata o a mano al Teatro Martinitt di Milano (via Riccardo Pitteri 5, 20134 MILANO) oppure in digitale, inviandolo all'indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

La stagione 2017/2018 del Teatro de’ Servi proseguirà con Prigionieri al 7 piano (in scena da martedì 13 marzo a domenica 1 aprile 2018) di Maria Letizia Compatangelo (regia: Donatella Brocco: interpreti: Gianna Paola Scaffidi, Rosario Galli, Elia Paniccia).

Seguiranno Che classe (in scena da martedì 3 a domenica 22 aprile 2018) di Veronica Liberale (regia: Marco Simeoli; interpreti: Veronica Liberali, Fabrizio Catarci, Antonia Di Francesco) e Claustrofobia (in scena da martedì 24 aprile a domenica 13 maggio 2018) di Gianni Quinto (regia: Alberto Ferrari, interpreti: Gabriele Carbotti, Fabrizio D’Alessio).

La stagione si chiuderà con la girandola di colpi di scena, fra sospetti, amicizia e innamoramenti, de L’inquilino di Enzo Casertano (regia: Roberto D’Alessandro; interpreti: Enzo Casertano, Massimo Pagano, Maria Chiara  Cimini), che sarà in scena da martedì 15 maggio a domenica 3 giugno 2018.

Il Teatro de’ Servi prosegue di slancio lungo la linea delle precedenti stagioni non modificando il “menù” proposto al pubblico, ma rinforzandolo e rinnovandolo grazie a quella volontà di sfuggire alla “gravità” intesa come paura di sorridere che il teatro ha voluto rappresentare con l’immagine del cosmonauta. Un cosmonauta che sa - e vuole - guardare lontano. Deciso ad ogni costo a conoscere, ma anche a divertirsi ed a far divertire.

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Ultima modifica il Lunedì, 26/09/2022

Classe 1986, storico del cinema e giornalista pubblicista, appassionato di courtroom dramas, noir, gialli e western da oltre quindici anni, ha lavorato come battitore e segretario di produzione per un documentario su Pier Paolo Pasolini. Dopo un master in Editoria e Giornalismo, ha collaborato con il Saggiatore e con la Dino Audino Editore. Attualmente lavora come redattore freelance, promotore di eventi culturali e collaboratore alle vendite in occasione di presentazioni, incontri, dibattiti e fiere librarie.


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