Gente di facili costumi di Nino Manfredi e Nino Marino al Teatro Roma

«Gente di facili costumi è una commedia che sviluppa, in maniera paradossale, un fondamentale problema etico. In una società come la nostra, dove tutto si avvilisce e si corrompe, che valore hanno ancora l'onestà, la dignità, il rispetto dei più profondi valori umani? Lo sport [...] diventa sempre più truffa e violenza. Gli ideali politici [...] difendono gli interessi più strettamente privati. La creatività e la fantasia sono messi al servizio dell'imbonimento pubblicitario [...]. Senza continuare a fare altri esempi, è evidente che viviamo in una società in cui i valori più elevati vengono svenduti e liquidati, perché il bello, il buono e il vero sono asserviti all'utile» (Nino Manfredi, che interpretò e diresse la commedia)
Gente di facili costumi è considerato uno fra i testi più singolari rappresentati sulle scene teatrali italiane negli ultimi anni. La commedia, scritta a quattro mani da Nino Manfredi e Nino Marino, è stata rappresentata per la prima volta nel 1988 dallo stesso N. Manfredi.
I protagonisti della pièce sono Anna ed Ugo. Anna esercita il mestiere più antico del mondo con il nome d’arte “Principessa”, è disordinata e rumorosa e tornando a casa a notte inoltrata ovviamente, disturba l’inquilino del piano di sotto, Ugo, un intellettuale che vivacchia scrivendo per la tv e per il cinema e che soffre d’insonnia. Il sogno di Ugo è fare un film d’arte e, quando è a casa a scrivere, ha bisogno di concentrazione e di tranquillità che non riesce a trovare a causa dei rumori che fa Anna ogni sera quando rientra in casa.
La vicenda prende il via la notte in cui Ugo sale al piano di sopra per lamentarsi con la coinquilina rumorosa e lei, per la confusione, lascia aperto il rubinetto dell’acqua della vasca con conseguente allagamento del piano di sotto e Ugo, afflitto anche da uno sfratto, trova rifugio da “Principessa”.
Ugo e Anna assumono il ruolo emblematico di rappresentanti della nostra società, in continua evoluzione. Lui presume di appartenere alla casta detentrice del potere culturale; lei, la peccatrice, l’emarginata, si esprime invece con il molto personale linguaggio della “verità”.
Il quadro che affiora da tale convivenza “forzata” è una serie di esilaranti situazioni che danno vita a momenti di straordinaria comicità, che divertirà e coinvolgerà il pubblico fino all’ultima battuta.
Con ironia ed umorismo, attraverso il divertente incontro-scontro fra i due, la commedia dimostra al pubblico come siamo diventati un po’ tutti, chi più chi meno e fatte le dovute differenziazioni, gente “di facili costumi”.
Gente di facili costumi di Nino Manfredi e Nino Marino (regia: Silvio Giordani; interpreti: Pietro Longhi, Paola Tiziana Cruciani) rimarrà in scena al Teatro Roma fino a domenica 27 ottobre 2019.
Ultima modifica il Domenica, 25/09/2022
Alessandro Poggiani
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