Gli ultimi due spettacoli della rassegna Tales Of Women al Teatro Trastevere

La programmazione del Teatro Trastevere, fatta salva la volontà delle compagnie e dei singoli artisti, prosegue regolarmente seguendo le disposizioni del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 marzo 2020.
Teatro, Danza, performances. Unicamente dedicati al mondo del Femminile.
Venerdì 13 e sabato 14 marzo 2020 ore 21.00
Lui torna sempre di Andrea Franco (regia: Monica Falconi, A. Franco; interprete: M. Falconi)
Tutto si svolge all’interno di una piccola stanza. C’è solo una piccola finestra, in alto, e una porta. La protagonista (di cui non conosciamo il nome) è stata chiusa con la forza e un poco alla volta scopriamo il suo passato e in che modo è arrivata lì, il tutto scandito con dei colori di scena che sottolineano gli stati d’animo o i momenti specifici della narrazione. Lei è una ragazza con qualche problema mentale, cresciuta con un padre che non l’ha mai accettata e che ha abbandonato lei e la madre. Per superare le difficoltà la madre finisce col lavorare in strada. Un destino atroce – di cui non conosciamo tutti i dettagli – fa sì che anche la protagonista narrante inizierà contro la sua volontà a prostituirsi.
Lui torna sempre vuole dare corpo e anima a tutte le donne vittime di violenze o di coercizione. Volendo estendere, si rivolge a tutti coloro che ogni giorno subiscono violenze e non riescono ad opporsi. La ragazza narra in prima persona e rivolgendosi alla sua ombra, unica amica nel suo rapimento, le sue paure e fatti anche passati come per rifugiarsi dalla realtà insopportabile che si era trovata costretta a sopportare.
Domenica 15 marzo 2020, ore 17.30
Synesthesia, spettacolo di Teatro-Danza (coreografie originali: Giuliana Maglia; interpreti: Maura Armento, Madalina Banescu, Giusy Pizzimenti, Matteo Gentiluomo, G. Maglia; produzione: Compagnia Echoes)
«Ricordare con il cuore, sentire con la pancia, parlare con i gesti, mangiare con gli occhi, toccare con la mente, danzare con l’anima» (da Synesthesia)
Il termine “sinestesia” deriva dal greco “Syn” (“insieme”) e “Aisthànestai” (“percepire”), e il suo significato alla lettera è “percepire insieme”, “sentire insieme”. Infatti la parola sinestesia serve proprio ad indicare un’esperienza di percezione simultanea a livello sensoriale, una commistione di sensazioni generata dall’osservazione della realtà che può comportare confusione, gioia, piacere, paura nel soggetto che la prova. La sinestesia è anche una figura retorica molto utilizzata nella poesia, nella pittura, nell’arte in generale e spesso in maniera inconsapevole anche nella danza. Ed è proprio utilizzando il linguaggio della danza che si vuole raccontare la realtà percepita attraverso la sinestesia, utilizzando sensazioni mescolate, indagando a livello gestuale e di movimento ciò che avviene in una mente che si trova a vivere un’esperienza di sinestesia.
Lui torna sempre di Andrea Franco (regia: Monica Falconi, A. Franco; interprete: M. Falconi) e Synesthesia, spettacolo di Teatro-Danza (coreografie originali: Giuliana Maglia; interpreti: Maura Armento, Madalina Banescu, Giusy Pizzimenti, Matteo Gentiluomo, G. Maglia; produzione: Compagnia Echoes), andranno in scena al Teatro Trastevere nell’ambito della rassegna Tales of Women da venerdì 13 a domenica 15 marzo 2020
Ultima modifica il Sabato, 24/09/2022