“I Bonobo” di Laurent Baffie in arrivo al Teatro Roma

Il sipario si alzerà con una grande scommessa. A differenza di quanto avviene in molte altre realtà - romane e non -, in cui gli spettacoli rimangono in scena solo per pochi giorni - o al massimo per una settimana o due - al Teatro Roma tale tendenza viene invertita, programmando la maggior parte degli spettacoli per cinque o sei settimane consecutive, alzando così il livello produttivo ed imprenditoriale. Per un progetto di questo genere fondamentale è il fatto di unire le forze e coordinarsi, ed è esattamente quel che viene fatto dai due direttori artistici Pietro Longhi e Gianluca Ramazzotti: «Una città come Roma non può non avere un teatro in cui le produzioni siano presentate per un lungo periodo di tempo. Oramai è un dato di fatto che in tutta Europa le produzioni di quasi tutti i teatri restino in cartellone per molte settimane, a volte per molti mesi. Quattro prime nazionali, tre riprese della scorsa stagione, due novità italiane, un musical attualmente in scena a Londra, giovani registi ed esperte conferme, beniamini del pubblico ed artisti da scoprire e riscoprire per un nuovo cartellone fresco, dinamico e di grande divertimento».
Il cieco Andrea, il sordo Daniele ed il muto Leonardo sono tre amici d’infanzia handicappati dalla nascita e che rappresentato in tutto e per tutto la saggezza delle famose tre scimmiette. Stanchi di fare sesso solo a pagamento, per incontrare delle ragazze decidono di mettere un annuncio in una chat, elaborando un piano per nascondere i loro handicap e per abbordarle in tutta tranquillità senza che loro si rendano conto della loro disabilità. Grazie a tale piccolo stratagemma e ad un sito di incontri creato dai tre uomini, i tre si alternano nei tre differenti appartamenti per incontrare le tre donne - Tina, Angelica e Giulia - che si sono iscritte alla chat. Per non far scoprire i loro handicap i tre ricorreranno ai più incredibili e fantasiosi artifizi. Tuttavia, nulla andrà come previsto.
«Bonobo: Scimpanzé di piccole dimensioni (Pan Panicus), detto anche scimpanzé nano o pigmeo. La specie si caratterizza rispetto alle altre per la lunghezza degli arti inferiori, le usanze matriarcali e un’accentuata attività sessuale non solo a scopo riproduttivo, ma anche ludico e come rafforzamento dei legami sociali. Ci somigliano molto! Le tre scimmie sacre del santuario shintoista di Toshogu in Giappone, con la loro famosissima posa di coprirsi gli occhi, le orecchie e la bocca, rappresentano il monito a non vedere il male, non sentire il male, non parlare del male. Ora, grazie a queste interessanti premesse scientifiche e culturali, sarà per tutti semplice e logico dedurre che la commedia parli di tre uomini, un cieco, un sordo ed un muto, che pensano sempre al sesso. Questa è la commedia di Laurent Baffi, uno degli autori più geniali e sicuramente il più dissacrante e spregiudicato della drammaturgia francese, che diverte sfidando i tabù. Le situazioni in cui i tre amici cercano di conquistare tre ragazze cosiddette “normali” nascondendo loro i rispettivi handicap con vari stratagemmi sono irresistibili. La comicità è travolgente e liberatoria perché ci spoglia dei nostri pregiudizi, come quello di percepire i disabili come delle figure asessuate e angelicate. I nostri protagonisti sono invece tre ragazzacci goliardici, dispettosi e assolutamente “normali” in tutti, ma proprio tutti, i loro istinti! Ma siamo poi sicuri che siano sempre e solo i “normodotati” a nutrire pregiudizi? E se fosse anche chi ha un handicap a proiettare sugli altri una presunzione di pregiudizio che lo riguarda, che, di fatto, è a sua volta un pregiudizio? I tre Bonobo credono infatti che le donne non siano capaci di amarli per come sono: è un pregiudizio anche questo. La commedia di Baffie è un gioco di ribaltamenti, una prova di bravura per gli attori, un’esperienza divertentissima al sapore di peperoncino» (dalle note di regia di Virginia Acqua).
I Bonobo di Laurent Baffie (adattamento e regia: Virginia Acqua; scena: Alessandro Chiti; costumi: Mara Gentile; produzione: Gianluca Ramazzotti per Ginevra Media prod srl; interpreti: Fabio Ferrari, Gianluca Ramazzotti, Giorgio Borghetti, Jun Ichicawa, Milena Miconi, Stefania Papirio) rimarrà in scena al Teatro Roma fino a domenica 19 novembre 2017.
Ultima modifica il Lunedì, 26/09/2022
Alessandro Poggiani
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