“Il Gabbiano” di Čechov al Teatro Quirino

«Alla prima uscita de Il Gabbiano l’insuccesso fu pieno. L’autore già reduce da un altro tonfo alla prima di Ivanov (che si tramutò in un successo in un’altra città), era incredulo, stentava a capire cosa fosse successo. La sua precoce affermazione con i suoi racconti (amati da Tolstoj) pubblicati in riviste letterarie e non gli aveva alienato le simpatie della critica che lo tacciava di arroganza e iattanza: Anton faceva una vita ritirata, non frequentava i salotti e faceva il medico, aiutando la povera gente. Amava più di ogni altra cosa la sua solitudine, arrivò a dire: “vorrei incontrare una donna nella mia vita, bella come la luna, e come la luna che si affacci di tanto in tanto, anzi sarebbe meglio che vivesse in un’altra città”. Čechov voleva capire il perché dell’insuccesso de Il Gabbiano e chiama l’unica persona affidabile, un critico musicale di origine francese che non aveva di che essere geloso e rivendicativo, un uomo dalla cultura imperante nella Russia del secolo, la cultura francese, un uomo che conosceva l’eterna armonia dei sentimenti, anche di quelli apparentemente contrastanti, Marcel, questo il suo nome, legge davanti a Čechov il suo testo e alla fine si sprigiona in un’esegesi, un’analisi spregiudicata del testo e la messinscena parte come una emanazione spontanea dalle sue parole che diventano battute del testo e frasi di canzoni meravigliose di cui lui solo ne possiede il segreto interpretativo. Musica e Čechov un connubio che sa di favola e di miracolo, la commedia arriva a toccare il suo cuore come quando l’aveva scritta» (Giancarlo Sepe)
Un affascinante incontro fra due protagonisti assoluti del teatro italiano, Massimo Ranieri e Giancarlo Sepe, i quali, per la prima volta insieme, mettono in scena uno fra i testi teatrali più noti e rappresentati di sempre: Il Gabbiano di Anton Čechov.
Una grande produzione, un allestimento imponente, sei attori di ottimo livello recitativo, in un nuovo e rivoluzionario adattamento di Giancarlo Sepe. La storia di Treplev, scrittore incompreso, del suo amore per Nina, il suo rapporto di odio/amore con la madre Irina, un’anziana e famosa attrice, e poi tutti gli altri splendidi personaggi con le loro intense storie scritte magistralmente dal giovane Čechov, rivivono in questo originale spettacolo. Una pietra miliare del Teatro mondiale in un’inedita grande edizione.
La pièce di Anton Čechov è stata portata al cinema alla fine degli anni Sessanta con l’ottimo The Sea Gull (1968), di Sidney Lumet, interpretato da James Mason, Vanessa Redgrave, Simone Signoret, David Warner, Harry Andrews, Denholm Elliott, Eileen Herlie, Alfred Lynch, Ronald Radd e Kathleen Widdoes, e, circa un decennio dopo, con il film omonimo (1977) diretto da Marco Bellocchio ed interpretato da Laura Betti, Remo Girone, Pamela Villoresi e dal recentemente scomparso Giulio Brogi (1931-2019).
Il Gabbiano di Anton Čechov (adattamento e regia: Giancarlo Sepe; musiche: Harmonia Team; disegno luci: Maurizio Fabretti; scene e costumi: Uberto Bertacca; interpreti e personaggi: Massimo Ranieri - Il figlio -, Caterina Vertova - Irina Arcàdina -, Pino Tufillaro - Boris Trigorin -, Federica Stefanelli - Nina -, Martina Grilli - Mascia -, Francesco Jacopo Provenzano) rimarrà in scena al Teatro Quirino fino a domenica 31 marzo 2019.
Ultima modifica il Domenica, 25/09/2022
Alessandro Poggiani
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