Indagine su Alda Merini: non fu mai una donna addomesticabile a Palazzo Rospigliosi a Zagarolo

«Mi piace immaginarla come faro di nuove consapevolezze, esempio e strumento di un rinnovamento necessario che restituisca al lettore quella capacità specifica della nostra specie di esseri umani e di guardare al mondo con poesia» (Margherita Caravello)
Nella suggestiva cornice di Palazzo Rospigliosi a Zagarolo, venerdì 27 agosto va in scena Indagine su Alda Merini, non fu mai una donna addomesticabile, una vera e propria conferenza-spettacolo a cura di Antonio S. Nobili, tratta dal libro omonimo di Margherita Caravello, con la stessa M. Caravello affiancata da Giorgia Trasselli a dar corpo e voce alla celebre poetessa.
L’approfondimento storico-artistico sulle tematiche che maggiormente hanno condizionato la vita e l’opera della poetessa si fonde con la narrazione autobiografica, in cui l’attrice che accompagna l’autrice si farà portavoce delle parole e dell’anima di Alda Merini (1931-2009).
Generosa e libera, A. Merini ha sovvertito le prassi della sua epoca, rivendicando con forza la sua urgenza poetica ed appassionata nei confronti di una società che la voleva moglie e madre, e basta. Innamorata della vita e dell’amore, per le sue figlie e per i numerosi e differenti uomini della sua vita (dagli intellettuali Quasimodo, Manganelli e Pierri ai clochard Charles e Titano) è andata incontro al suo pubblico con il coraggio di mostrarsi nuda e intera, dando una gran lezione da signora alla stessa società che l’aveva fraintesa ed emarginata relegandola a un decennio di internamento in manicomio. Senza mai perdersi d’animo, la poetessa è stata in grado di volgere a suo favore ogni più difficile situazione, cavalcando la curiosità mediatica che la espose come “fenomeno” nei salotti televisivi degli anni Ottanta e Novanta, suscitando nel pubblico enorme affetto ed ammirazione per l sua originale, affilata e schietta presenza scenica e soprattutto per la sua universale capacità di cantare il sentimento facendolo sentire forte sulla pelle di ogni persona del pubblico.
Merini è oggi la poetessa più celebre del Novecento italiano, nonché la più letta e la più citata, proprio grazie al suo linguaggio semplice ed universale, ricco di emozioni. Nessuno come lei è riuscito a delineare contorni così nitidi e viscerali alle contraddizioni del nostro essere e della nostra epoca. Raccontarla significa portare avanti la sua missione di mostrare ad ognuno la bellezza che vive nelle più piccole cose del quotidiano, ritrovando in sé la propria radice più autentica e poetica.
Il libro scritto da Margherita Caravello nel corso del lockdown rigido di marzo, aprile e maggio 2020 ha assunto fin da subito una dimensione comunicativa molto vicina al pubblico, anche a quello meno abituato alla fruizione culturale: presentato in diretta streaming sui canali social dell’associazione culturale Decennale Alda Merini, ha suscitato grande curiosità e partecipazione al punto da indurre la produzione a moltiplicare gli appuntamenti creando sempre nuove occasioni di incontro e di confronto, fino a diventare una vera e propria conferenza-spettacolo in cui l’autrice si alterna sulla scena all’attrice Giorgia Trasselli, accompagnate da musica e con il solo ausilio di due leggii ed una proiezione video, tratteggiando contenuti e tematiche attuali come l’isolamento, la questione femminile, l’intimo contrasto fra famiglia ed affermazione personale, fra essere ed apparire, fra appropriazione di sé e quieto vivere e, d’altro canto, offrendo la possibilità di immergersi nelle parole e nei gesti della poetessa interpretata da un ospite d’eccezione.
«Più bella della poesia è stata la mia vita», diceva Alda Merini, ed è proprio dalla sua esperienza biografica che tale «Indagine su Alda Merini” accompagna lo spettatore/spettatrice attraverso l’esperienza del dolore ed il suo superamento, i conflitti e le pacificazioni con il suo tempo della poetessa contemporanea più letta e più condivisa da un pubblico vasto e diverso per età, interessi ed occupazioni. L’autrice Margherita Caravello conduce nell’indagine intima e pubblica di una donna che è diventata icona della femminilità più complessa e preziosa: un lungo internamento in manicomio, la difficoltà di conciliare il ruolo di moglie e madre con il desiderio di affermarsi come intellettuale in un tempo (non ancora esaurito) che fonda sul pregiudizio del normale le sue valutazioni di merito. Ma soprattutto si parla d’amore: che tutto può e che fa da motore ad ogni passo, soprattutto a quelli su strade nuove».
La conferenza-spettacolo Indagine su Alda Merini: non fu mai una donna addomesticabile di Antonio S. Nobili (allestimento: A. S. Nobili; tratta dal libro omonimo di Margherita Caravello; interpreti: M. Caravello, Giorgia Trasselli) andrà in scena a Palazzo Rospigliosi a Zagarolo venerdì 27 agosto 2021.
Ultima modifica il Mercoledì, 21/09/2022
Alessandro Poggiani
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