Mimì per me di Maria Carolina Salomè al Teatro Arciliuto

Nella deliziosa cornice del Teatro Arciliuto sarebbe andato in scena Mimì per me, omaggio alla figura della grande Mia Martini (1947-1995) a cura di Maria Carolina Salomè.
La vita di una grande artista incrocia quella di una ragazzina che sogna di diventare una cantante, la prende per mano e non la lascerà mai più.
Lo spettacolo, che ha debuttato a Roma nel maggio 2019, è scritto e diretto da Maria Carolina Salomè, la quale si è avvalsa della consulenza musicale di Gigi Zito per ripercorrere la carriera di Mia Martini attraverso le canzoni più importanti della sua discografia, dagli anni dei primi grandi successi, passando per gli anni bui della superstizione, fino alle ultime perle musicali.
I brani degli autori che scrissero per Mimì - lei stessa autrice di grandissima sensibilità - da Ivano Fossati a Franco Califano, da Bruno Lauzi a Chico Buarque de Hollanda, delineano la forma di un concerto in cui i momenti dei racconti della Salomè, accompagnano con discrezione - quasi come una notazione a margine - la musica e le immagini dei testi.
Mia Martini (nome d’arte di Domenica Rita Adriana Berté, detta “Mimì”) nasce a Bagnara Calabra (RC) il 20 settembre 1947. Il suo album di debutto (Oltre la collina) ed il singolo Padre davvero (il primo inciso come Mia Martini, che vince il Festival di Musica d’Avanguardia e di Nuove Tendenze di Viareggio, e all’epoca censurato dalla Rai perché ritenuto scandaloso) sono considerati fra i migliori lavori italiani mai realizzati. Successi come Piccolo uomo, Donna sola, Minuetto, Notturno, Il guerriero, Inno, Donna con te, Che vuoi che sia se t’ho aspettato tanto, Per amarti, La costruzione di un amore, la consacrano fra le protagoniste della musica italiana degli anni Settanta, decennio in cui raggiunge una grandissima popolarità sia nazionale sia internazionale. È l’unica interprete femminile ad aver vinto due FestivalBar in due anni consecutivi (nel 1972 con Piccolo Uomo e nel 1973 con Minuetto).
Nel ’77 due incontri molto importanti: quello con il grande Charles Aznavour (1924-2018), sodalizio che culminerà nel gennaio dell’anno seguente con un recital all’Olympia di Parigi; e quello con il cantautore genovese Ivano Fossati, con il quale avvia un sodalizio che culminerà con l'album Danza (1978).
Dopo due interventi alle corde vocali - che modificano la sua timbrica vocale - torna sulle scene nel 1981 e l’anno successivo si presenta al Festival di Sanremo con E non finisce mica il cielo, scritta da I. Fossati, e che riceve il Premio della Critica, istituito proprio in quell’anno per la sua intensa performance e che, a partire dal 1996, verrà intitolato a lei, divenendo il Premio “Mia Martini”.
Nel 1983 si ritira dalle scene a causa di una maldicenza - tanto ignobile quanto demenziale - che la terrà fuori dai riflettori per circa sei anni, fino a quando, nel 1989, torna sul palco di Sanremo con la celeberrima Almeno tu nell’universo, che la riporta al successo. Questi sono anni di grandi collaborazioni e contraddistinti da canzoni come Gli uomini non cambiano, La nevicata del ’56 e la celebre Cu’mme, scritta da Roberto Murolo ed Enzo Gragnaniello ed in cui duetta magnificamente con R. Murolo medesimo.
Mia Martini muore a Cardano al Campo (VA) il 12 maggio 1995, lasciando un vuoto enorme fra i suoi numerosi fans e nell’intero panorama musicale italiano. Aveva solo quarantasette anni.
È giustamente considerata come una fra le voci femminili più belle ed espressive della musica leggera italiana di tutti i tempi, dotata di un vocale in grado di passare con estrema facilità da note passionali a note più dolorose e contraddistinta dalla sua fortissima intensità interpretativa.
Mimì per me. Omaggio a Mia Martini di Maria Carolina Salomè (regia: M. C. Salomè; interprete: M. C. Salomè voce solista; direzione musicale e batteria: Gigi Zito; tastiere: Gianni Ferretti; chitarra: Pino Soffredini; basso: Stefano Scoarughi) sarebbe dovuto in scena al Teatro Arciliuto sabato 4 aprile 2020. Senonché l’emergenza sanitaria causata dal Coronavirus ha portato all’annullamento di tutti gli spettacoli teatrali. Ci auguriamo di tutto cuore di riuscir quanto prima a tornare a vivere ed a lavorare in maniera normale e che anche Mimì per me abbia finalmente la possibilità di andare in scena e di riscuotere il consenso che merita.
Ultima modifica il Sabato, 24/09/2022
Alessandro Poggiani
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