Neve di Carta di Letizia Russo all’Altrove Teatro Studio

Neve di Carta di Letizia Russo all’Altrove Teatro Studio foto Manuela Giusto
Debutterà giovedì 10 marzo 2022 alle ore 20.00 all’Altrove Teatro Studio - via Giorgio Scalia 53 -  lo spettacolo di Letizia Russo “Neve di carta”, regia di Elisa Di Eusanio e Daniele Muratore ed interpretato da E. Di Eusanio e Andrea Lolli.

Con Elisa Di Eusanio e Andrea Lolli, va in scena, dal 10 al 13 e dal 18 al 20 marzo presso Altrove Teatro Studio di Roma, lo spettacolo Neve di Carta, con la regia di Elisa Di Eusanio e Daniele Muratore, liberamente ispirato al libro di Annacarla Valeriano Ammalò di testa - storie dal manicomio di Teramo, che raccoglie le vicende assurde e storie atroci, soprattutto di donne internate per futili motivi, irrequietezze o esuberanze caratteriali e lasciate impazzire in manicomio.

Neve di Carta è una struggente ballata scritta in versi da Letizia Russo fra due contadini abruzzesi del Novecento che evoca il mito di Orfeo e Euridice: Gemma e Bernardino si amano e si sposano.  Tuttavia, Gemma è sterile e una ragazza troppo esuberante e vitale per la madre di Bernardino, che convince questo suo figlio, troppo debole e insicuro, a rinchiuderla in manicomio. Gemma trascorrerà dieci anni nelle mura manicomiali a scrivere lettere al suo amato che non arriva mai.  Un giorno, però, Bernardino deciderà di intraprendere un viaggio nell'aspro Abruzzo per andare a riprendere la sua amata. Neve di Carta è una storia poetica e drammatica che fa luce su un sistema sociale fondato sull'esclusione e la paura del diverso.

Da giovedì 10 marzo sarà possibile accedere alla mostra I fiori del male, a cura di Annacarla Valeriano e Costantino Di Sante: i materiali documentari al centro del percorso espositivo attingono in larga parte all’archivio storico del manicomio Sant’Antonio Abate di Teramo. Sono figlie, madri, mogli, spose, amanti; sono donne vissute durante gli anni del regime fascista. Ai volti delle ricoverate sono affiancati diari, lettere, relazioni mediche che raccontano la femminilità a partire dalla descrizione di corpi inceppati e restituiscono l’insieme di pregiudizi che hanno alimentato storicamente la devianza femminile.

«Sia io sia Annacarla siamo abruzzesi, teramane per l’esattezza, e proprio a Teramo c’è stato uno dei manicomi più grandi e attivi dell’Italia meridionale, custode di storie le più assurde e atroci. Attraverso un meticoloso percorso di ricerca, Annacarla ha rilevato centinaia di lettere scritte a mano dagli internati, più materiale storico e fotografico. L'aspetto che più mi ha colpito è quello relativo alle donne che venivano internate a cavallo delle due guerre mondiali per futili motivi o irrequietezze ed esuberanze caratteriali e venivano abbandonate e lasciate impazzire o morire in manicomio. Da teramana questa storia mi ha profondamente toccata e ho voluto trasformarla in atto teatrale cercando di allontanarmi dallo stereotipo degli spettacoli sul manicomio. Ho affidato quindi la drammaturgia inedita a Letizia Russo, a mio avviso una delle drammaturghe più sensibili e interessanti del nostro panorama teatrale e le musiche al musicista dj teramano Stefano De Angelis che ha sapientemente fuso sonorità elettroniche a sapori popolari» (Elisa Di Eusanio).

 

Neve di carta di Letizia Russo - regia: Elisa Di Eusanio, Daniele Muratore; assistente alla regia: Valentina Martino Ghiglia; interpreti: E. Di Eusanio, Andrea Lolli; musiche originali: Stefano De Angelis 66k; scena: Azzurra Angeletti; costumi: Angela Di Eusanio; disegno luci: Camilla Piccioni; foto di scena: Manuela Giusto; produzione: Florian Metateatro, in collaborazione con Hypsis - Associazione culturale, ACS Abruzzo Circuito Spettacolo, Fondazione Tercas e Regione Abruzzo -, liberamente tratto dal libro di Annacarla Valeriano Ammalò di testa - Storie del manicomio di Teramo, rimarrà in scena all’Altrove Teatro Studio fino a domenica 13 marzo, e poi da venerdì 18 a domenica 20 marzo 2022.

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Ultima modifica il Mercoledì, 09/03/2022

Classe 1986, storico del cinema e giornalista pubblicista, appassionato di courtroom dramas, noir, gialli e western da oltre quindici anni, ha lavorato come battitore e segretario di produzione per un documentario su Pier Paolo Pasolini. Dopo un master in Editoria e Giornalismo, ha collaborato con il Saggiatore e con la Dino Audino Editore. Attualmente lavora come redattore freelance, promotore di eventi culturali e collaboratore alle vendite in occasione di presentazioni, incontri, dibattiti e fiere librarie.