Nuoce gravemente alla salute al Teatro Trastevere. Intervista a Alessandra Silipo

Nuoce gravemente alla salute affronta in modo amaro e beffardo l’argomento dei mali che affliggono la società e l’uomo contemporaneo, che viene indotto ad un affannato percorso alla ricerca di un posto nel mondo, di un modo per tornare ad essere un individuo, una persona. Come è nata l’idea di scrivere e mettere in scena un’opera di questo tipo?
Semplicemente osservando la realtà. Basta guardarsi intorno per rendersi conto dell'assurdità dei nostri comportamenti, spesso inconsapevoli. Resto sempre affascinata e anche molto divertita dalle contraddizioni che ci circondano, alcune fanno scattare addirittura delle sonore risate nonostante siano poi anche estremamente tragiche. Ma il comico nasce esattamente da questo. La storia è nata scrivendo. È partito tutto dalla stesura di una scena, il medico va a visitare un uomo che è in fin di vita, affetto da un male incurabile, epidemico e si confronta con la futura vedova. Non si sa effettivamente di cosa soffra il moribondo o meglio i personaggi lo sanno benissimo ma non ne parlano mai esplicitamente lasciando così al singolo spettatore il divertimento di indovinare. Successivamente si è delineata l'idea di un talent che invadesse le case, le vite dei personaggi facendo ruotare tutto intorno all'essere finalmente autorizzati ad esercitare il potere del giudizio.
Esistono riferimenti, connessioni, differenze e/o analogie con altri tuoi lavori? Penso ad esempio a Il colore del potere, tratto e adattato da Saggio sulla lucidità di José Saramago e andato in scena al Teatro Trastevere nell’aprile 2019.
Ogni lavoro viene affrontato con un approccio specifico che rispetti e rispecchi la tematica che viene affrontata, il genere dell'opera e il suo sapore. Gli spettacoli precedenti sono molto diversi tra loro, sicuramente quello che accomuna un po' tutti è un attenzione al contenuto che va oltre la storia, il racconto, il mostrare semplicemente qualcosa che accade a qualcuno che ascolta, e che sia la rappresentazione di messaggi che hanno in qualche modo a che fare con l'universalità. Altri elementi sono l'attenzione al ruolo del pubblico nell'ambito dello spettacolo; l'utilizzo dello spazio e della luce che possa ricreare anche delle atmosfere che richiamano il cinema; l'utilizzo del gioco che, decontestualizzato, crea un connotato straniante e allo stesso tempo grottesco e poetico.
Qual è il sottotesto dello spettacolo? Cosa viene mostrato chiaramente e cosa, invece, viene lasciato allo spettatore ed al suo leggere “fra le righe”?
Viviamo ed agiamo in un circo comunicativo e relazionale in cui non è importante quello che si è ma è quello che si fa, che si produce, a definirci ed è per questo che siamo solo numeri, inadatti a qualunque ruolo la società imponga, alla continua ricerca di qualcosa o qualcuno da idolatrare per riuscire a dimostrare al mondo la propria importanza, la propria opinione. Incuranti del mondo stesso. C'è un meccanismo che ricorre in tutto lo spettacolo ovvero ogni scena rappresenta, racconta, mette in luce un male specifico senza mai nominarlo, invitando il pubblico, attraverso il gioco, a una fruizione attiva, facendolo diventare in qualche modo abitante dell'assurdo condominio all'interno del quale I personaggi agiscono inconsapevoli delle proprie manie e ossessioni.
Quale sarà il futuro prossimo dello spettacolo? Sono previste altre repliche?
Sono in contatto con alcuni teatri per partire con una piccola tournée. Incrociamo le dita.
Beh, non mi rimane che ringraziarti per la tua gentilezza e disponibilità. E MERDA per il debutto!
Merda, tanta! Grazie a te. E vi aspettiamo a teatro.
Nuoce gravemente alla salute di Alessandra Silipo (regia: A. Silipo; aiuto regia e costumi: Francesca Grusvaldi; interpreti: Simone Balletti, Sara Poledrelli, Bianca Mei, A. Silipo, Antilena Nicolizas, Luigi Budel; musiche: Samuel Desideri; disegno luci: Luca Pastore) sarà in scena al Teatro Trastevere da martedì 11 a domenica 16 febbraio 2020.
Ultima modifica il Sabato, 24/09/2022
Alessandro Poggiani
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