Rapunzel con Lorella Cuccarini al Teatro Brancaccio

Questa fiaba, scritta dai fratelli Grimm, risale al 1812. Otto anni fa, nel 2014, fu pubblicata una versione “musical”, inedita, messa in scena per la prima volta in assoluto, al Teatro Brancaccio di Roma e poi in tour in tutta Italia, con oltre centocinquantamila spettatori. La sfida è diventata un grande successo, grazie alla produzione, alla regia, agli effetti speciali, agli attori, e anche al ritorno in teatro di Lorella Cuccarini.
Dopo otto anni - anni in cui il mondo è cambiato radicalmente -, Alessandro Longobardi, per Viola Produzioni, insieme al suo staff creativo, riporta in scena questo magnifico spettacolo dedicato al grande pubblico che ama sognare. Gli effetti scenici, che caratterizzano fortemente questo musical, impiegheranno nuove tecnologie ma saranno percepiti in modo semplice e romantico, in armonia con l’essenza della storia. Dal momento in cui il pubblico entrerà in teatro, sarà completamente immerso nella fiaba, portandosi a casa un’esperienza emotiva da sogno.
Il cast artistico, formato da diciotto attori performers, fra ballerini, acrobati, cantanti e attori, sarà totalmente nuovo. Solo il personaggio di Gothel, verrà interpretato anche in questa edizione da Lorella Cuccarini. Rapunzel il Musical è scritto e diretto da Maurizio Colombi, con le musiche inedite e originali di Davide Magnabosco, Alessandro Procacci e Paolo Barillari e la direzione musicale di D. Magnabosco. Le coreografie sono firmate da Rita Pivano.
Le imponenti scenografie di Alessandro Chiti rappresentano una rilettura in chiave moderna dei luoghi e delle ambientazioni della classica favola medievale. L’impianto scenico mostra oltre quindici quadri in continuo movimento grazie al lavoro di uno staff esperto di tecnici. Tra gli effetti speciali non mancheranno la lunga chioma intrecciata di Rapunzel e le suggestive lanterne che voleranno sul pubblico. I costumi sono stati ideati da Francesca Grossi. I personaggi ed il ritmo dei dialoghi sono caratterizzati dallo stile registico di Colombi che utilizza rumori e sottofondi per dare un effetto cinematografico ed un ritmo alla recitazione in stile cartoon.
Nella storia ci sono personaggi assolutamente inediti, come “Rosa e Spina”, i due fiori parlanti con cui Rapunzel può confidarsi quando è rinchiusa nella torre; Segugio”, la guardia reale che si esprime solo in “Grammelot”, e lo specchio “Spiegel”, che riflette la coscienza di Rapunzel e dà voce ai suoi desideri. Rapunzel è una storia di amore, amicizia, potere e magia che aiuta a riflettere sull’importanza delle cose semplici che la vita ci regala.
Gothel, principessa di un regno, a causa di una salute compromessa, comincia a vivere nell’ombra della sorella Gretel che, bella e sana, viene designata regina al suo posto. Sentendosi rifiutata e dominata dall’ossessione per la bellezza e la giovinezza, con le sue arti magiche crea un fiore dallo straordinario potere: un raperonzolo capace di donarle nuovo splendore.
Gretel, divenuta regina, non riesce ad avere figli e il re chiede alla sorella un rimedio che aiuti la moglie a procreare. Gothel prepara così un filtro con il fiore, in cambio di una promessa: la figlia dovrà essere allevata e cresciuta da lei. Nasce una bambina chiamata Rapunzel, dai lunghi capelli biondi che posseggono lo stesso potere magico del fiore. Rapita e richiusa in una torre da Gothel, la bimba cresce senza alcun contatto con il mondo esterno. Ma nel giorno del suo diciottesimo compleanno, un ladro scanzonato di nome Phil, si imbatte nella torre e i due scappano inseguiti da Gothel. Durante la fuga, tra battaglie, inganni e briganti, Rapunzel scopre il mondo al di fuori. Quando la storia sembra volgere al peggio l’amore trionfa per volgere ad un lieto fine. Gothel è l’antagonista della storia e si potrebbe definire la protagonista negativa; è una donna dominata dalla vanità e dall’assillo della giovinezza (tema sempre attuale), che si dedica alla stregoneria e allo studio delle erbe officinali per assicurarsi l’eterna giovinezza. Tale ossessione non è frutto di malvagità fine a se stessa, come spesso accade nelle storie di pura fantasia, ma ha un’origine ben precisa: a causa di una salute malferma, vive all’ombra della sorella minore, bella e sana, che viene designata regina al suo posto. E così che i capelli magici di Rapunzel, diventano la sua medicina per restare eternamente giovane. “La mia vita è lei” è il pezzo che canta Gothel esprimendo il suo sentimento materno ma nello stesso tempo maligno e morboso, verso la principessa.
La storia richiama l’eterno confronto fra il bene e il male, fra la brama delle vanità delle cose fatue e il gusto per le cose semplici. Nasce così il confronto tra Rapunzel, l’eroina positiva alla ricerca della sua vera identità, e l’antagonista, Gothel (Go-to-Hell), una donna egiosta, concentrata su se stessa e sul culto della vanità e dell’eterna giovinezza, che la spingerà ad usare ogni mezzo pur di fermare lo scorrere ineluttabile del tempo.
Intorno alle due eroine vivono e si muovono gli altri personaggi: un re e una regina colti nella loro umanità, un ladro astuto e simpatico che si innamora e diventa eroe, un capitano pasticcione al comando di guardie imbranate; briganti e furfanti facili da soggiogare, il popolo e la corte pronti a esultare o a condannare. Rapunzel è una storia d’amore, amicizia, potere e magia che aiuta a riflettere su tutto ciò che ci inganna come la vanità e quello che ci fa star bene come l’amore verso gli altri.
Rapunzel - il Musical - regia: Maurizio Colombi; interpreti: Lorella Cuccarini, Silvia Scartozzoni, Renato Crudo; musiche originali: Davide Magnabosco, Alex Procacci, Paolo Barillari; scene: Alessandro Chiti; costumi: Francesca Grossi; direzione musicale e arrangiamenti: D. Magnabosco; coreografie: Rita Pivano; direttore di produzione: Carlo Buttò; supervisione artistica: Alessandro Longobardi; produzione: A. Longobardi per Viola Produzioni - rimarrà in scena al Teatro Brancaccio fino a domenica 8 gennaio 2023
Ultima modifica il Martedì, 22/11/2022
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