Soliloqui poetici del mito: le altre eroine di Elena Arvigo al Tempio di Giove Anxur a Terracina

«Che te ne fai dell’immortalità? Ciò che conta è solo la vita presente. Solida, calda, di carne, di sangue e di seme» (da Soliloqui poetici del mito: le altre eroine)
«Alcune donne di Quarta Dimensione sono “altre” eroine, altre nel senso che, nei racconti solenni, si adagiano talvolta all’ombra di maggiori Signore. Crisotemi, più che di identità propria esisteva come riflesso di Elettra, la sorella estrema; Persefone, la fragile, era la proiezione del desiderio materno di Demetra; Ismene, la sorella mite della “guerriera” Antigone. Ritsos le riesce a riscattare. Di altre donne invece consegnate al mito già in gloria, come Antigone o Elena, mostra le fragilità, le dissacra con ironia e sapienza, restituendogli così quell’umanità celata in ogni lacrima. Il punto è di non ritorno. Nella Quarta Dimensione il mito si estingue, evade dalla sua cornice. Entra la vita, con la sua pienezza ingombrante. E Il tempo continua a ritornare» (Elena Arvigo)
Si conclude con una prima assoluta la rassegna “R.Estate in Scena”, che ha animato per tutto il mese di agosto 2020 la città di Terracina.
Domenica 30 agosto, nella meravigliosa scenografia del Tempio di Giove Anxur, debutta Soliloqui poetici del mito: le altre eroine di Elena Arvigo. Lo spettacolo è tratto da Quarta Dimensione del poeta Ghiannis Ritsos (1909-1990) e vuol esser proprio un omaggio alla sua poetica.
Quarta Dimensione è una raccolta formata da diciassette poemi brevi ispirati alla mitologia che G. Ritsos consacra ad alcune figure del mistero ellenico, fuori dal tempo, al limitare della quarta dimensione. Lo scenario è mitologico, ma il poeta - che infrange le didascalie riuscendo così ad aprire spiragli sulla quarta dimensione - e la sua memoria individuale sono presenti in ogni verso. Troia, Tebe, Argo sono allusivi archetipi dell’insensata catena di guerre, rivoluzioni e fratricidi di ogni epoca.
Il poeta realizza un’opera di restauro mitologico, di finezza e precisione senza eguali. G. Ritsos dissacra, svela i segreti, va oltre il dato mitico e completa così il disegno.
La forma dei poemetti - quella del monologo drammatico - sottolinea la destinazione che l’autore aveva immaginato per le sue poesie: il teatro, inteso come luogo di incontro dei membri di una comunità, di espressione di un pensiero sulla realtà in grado di agire sulla coscienza degli spettatori e di incentivarne l’azione politica.
Il teatro diventa così destinazione e mezzo per restituire la voce di G. Ritsos, il luogo in cui qualcuno resiste e dove è possibile rinnovare il racconto della storia umana, della bellezza dell’uomo.
I nomi sono perduti nel passato: Fedra, Antigone, Demetra, Menelao, Elena. Di loro rimangono solo parole e statue, ma, finché le ricorderemo, il tempo continuerà a tornare e non saremo soli.
Elena Arvigo, interprete sensibile e raffinata, dà voce alle maggiori eroine, alle loro anime ed alle loro storie, caricandole di poesia e di vita. Una mise en space che si fonde perfettamente con la scenografia naturale del Tempio, lo abita e lo riveste di mitologia.
Lo spettacolo Soliloqui poetici del mito: le altre eroine di Elena Arvigo (regia: E. Arvigo; interprete: E. Arvigo), omaggio al poeta Ghiannis Ritsos - del quale nel novembre 2020 ricorrerà il trentesimo anniversario della scomparsa - andrà in scena al Tempio di Giove Anxur di Terracina domenica 30 agosto 2020. L’evento si svolgerà - come tutti gli altri eventi della rassegna “R.Estate in Scena” - nel rispetto di tutte le norme anti Covid in vigore.
Ultima modifica il Giovedì, 22/09/2022
Alessandro Poggiani
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