Ucciderò il gatto di Schrödinger di Gabriella Greison al Teatro Nuovo di Salsomaggiore Terme

In diretta streaming dal Teatro Nuovo di Salsomaggiore Terme, «il volto rivoluzionario della scienza in Italia» e «la rockstar della fisica», come è stata definita dalla critica, porta in scena il suo nuovo lavoro con l’obiettivo di rendere ancora una volta la scienza dell’infinitamente piccolo, la fisica quantistica, accessibile alle persone comuni.
Dopo la Prima Rivoluzione Quantistica, che ha portato nelle nostre mani oggetti di uso comune come i telefoni cellulari, i lettori cd, i chip al cilicio e all’alba di quella che gli scienziati chiamano la Seconda Rivoluzione Quantistica - nel momento in cui le nostre vite stanno per cambiare per via dei nuovi impulsi tecnologici che presto saranno alla portata di tutti, la storyteller e «donna della fisica divulgativa in Italia» ha sentito l’esigenza di dare una nuova narrativa alla fisica quantistica rendendola semplice, umana e “abitabile”, un posto in cui tutti abbiano la possibilità di entrare.
Sul palcoscenico G. Greison interpreta Alice, una ventottenne in piena crisi esistenziale ed in perenne contrasto con se stessa. Ventotto anni è solitamente una fra le età in cui si fanno delle scelte che rivoluzionano la vita, ma Alice è terrorizzata dal prendere decisioni. Fortunatamente ad aiutarla arriverà Erwin Schrödinger (1887-1961), il grande fisico austriaco (Premio Nobel per la Fisica nel 1933) che ha rivoluzionato il nostro modo di vivere e il nostro futuro.
Greison ha svolto le sue ricerche a San Francisco ed a Vienna - dove E. Schrödinger è nato, vissuto, e dove è conservato l’archivio delle sue idee - ed ha scritto questa vicenda che, nel celebre paradosso del gatto di Schrödinger, trova una mirabile metafora di vita.
Il gatto più famoso della scienza è entrato a far parte del frasario comune. Tutti son convinti di conoscerlo, appare in quindici film uscito nell’ultimo decennio, sette serie tv di successo, centinaia di web comics, strisce satiriche, su YouTube, ed è l’argomento di fisica più rappresentato al di fuori degli ambienti scientifici. Tuttavia, nessuno sa esattamente cosa rappresenti per il suo creatore, e nessuno conosce le grandi scoperte che hanno portato E. Schrödinger nell’Olimpo della scienza.
La sua amicizia con Albert Einstein, i computer quantistici, l’intelligenza artificiale, i mondi paralleli, l’entanglement quantistico, gli esperimenti mentali, la sincronicità: tutto questo è Erwin Schrödinger.
Ucciderò il gatto di Schrödinger è una storia di vita, di rinascita e di elevazione. Una storia che non è mai stata raccontata e che lascerà lo spettatore/spettatrice incollato alla poltrona dal primo all’ultimo minuto.
Gabriella Greison è fisica, scrittrice, giornalista professionista e performer teatrale. Laureatasi in Fisica nucleare a Milano, ha ottenuto l’abilitazione all’insegnamento della fisica e della matematica, ed ha lavorato nei licei milanesi e romani, per due anni all’Ecole Polytechnique di Parigi (referente il dottor François Amiranoff) e per diversi anni al Museo della Scienza di Milano. Ha creato trasmissioni radiofoniche e televisive, scritto su varie riviste e quotidiani. Genovese con origini scozzesi, attualmente vive in Italia, fra Milano e Genova. Definita «la donna della fisica divulgativa italiana» («Huffington Post»), «la rockstar della fisica» («Corriere della Sera») e «il volto rivoluzionario della scienza in Italia» («GQ»), di lei hanno scritto: «Ha creato un nuovo filone che non esisteva prima, con i suoi racconti di fisica romanzata a teatro e nei suoi romanzi» («Repubblica»). I suoi libri sono stati tradotti anche all’estero.
Scrive romanzi con la fisica a far da sfondo. I suoi lavori ruotano attorno a tre argomenti: la fisica quantistica, le donne della scienza, i fisici del Novecento. Ha scritto una trilogia di libri sulla fisica quantistica formata da L’incredibile cena dei fisici quantistici (Salani, 2016; 2019), Hotel Copenaghen (Salani, 2018) e La leggendaria storia di Heisenberg e dei fisici di Farm Hall (Salani, 2019) e romanzi da cui ha tratto altrettanti monologhi teatrali, e Sei donne che hanno cambiato il mondo. Le grandi scienziate della fisica del XX secolo (Bollati Boringhieri, 2017), dedicato alle scienziate Marie Curie (1867-1934), Lise Meitner (1878-1968), Emmy Noether (1882-1935), Rosalind Franklin (1920-1958), Hedy Lamarr (1914-2000) e Mileva Maric (1875-1948). Anche tale romanzo è diventato un monologo teatrale.
In Ucciderò il gatto di Schrödinger G. Greison condivide il palco per la prima volta e trova un nuovo metodo di racconto.
Fra gli altri libri ricordiamo L’insostenibile leggerezza di Effenberg (Bradipolibri, 2009), Ora che cominciava a piacermi (Ethos, 2011), Prossima fermata Highbury (Scritturapura Casa Editrice; Herkules Books, 2015), La guerra del pallone. Storie di vita e di calcio in Palestina (Hellnation Libri, 2015), Dove nasce la nuova fisica. Einstein, Hawking e gli altri alla corte di Solvay (Hoepli, 2016), Einstein e io (Salani, 2018), Storie e vite di superdonne che hanno fatto la scienza (Salani, 2019), Einstein forever (Bollati Boringhieri, 2020).
Ucciderò il gatto di Schrödinger di Gabriella Greison (regia: Marco Caronna; interpreti: G. Greison, M. Caronna; musiche: Fabio Cinti; produzione: Imarts), tratto dal suo ultimo romanzo omonimo (2020), pubblicato da Mondadori nella collana “Gaia”, debutta in live streaming dal Teatro Nuovo di Salsomaggiore Terme sabato 24 aprile 2021.
Ultima modifica il Giovedì, 22/09/2022
Alessandro Poggiani
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