Un Natale da Favola conquista il pubblico del Nuovo Teatro Orione

Un Natale da Favola conquista il pubblico del Nuovo Teatro Orione
È andato in scena con grandissima affluenza di pubblico domenica 22 dicembre 2019 al Nuovo Teatro Orione - via Tortona 7, nel quartiere Appio Latino, non lontano da piazza Re di Roma - “Un Natale da Favola”, spettacolo per tutta la famiglia.

Per il terzo anno consecutivo, sul palco del Nuovo Teatro Orione è tornato Un Natale da Favola, l’appuntamento natalizio dedicato alle famiglie. Un format vincente ed ormai consolidato, che porta in sala persone di ogni età. Gli ingredienti sono rimasti invariati: grandi interpreti del musical italiano e le intramontabili canzoni dei grandi classici dei cartoni animati, con musica dal vivo. A cambiare è stata la storia: nuova, inedita e adatta anche ai più piccoli.

Una pièce di alto livello che è molto di più di un piacevole spettacolo natalizio. Senza nulla togliere al fatto che l’obiettivo di far vivere al pubblico una serata divertente viene più che raggiunto, si tratta di un’opera che affronta con leggerezza ed ironia argomenti seri e delicati (il diritto al riscatto - compiendo delle buone azioni per provare a compensare quelle meno buone commesse in passato -, abbattere il muro dei pregiudizi e dei contrasti per aprir la porta a sentimenti autentici). Argomenti che sovente sono al centro anche di libri, opere teatrali e film drammatici.  

Il ladro di ricordi - questo il titolo dello spettacolo - ha fatto vivere al pubblico i valori autentici dell’atmosfera natalizia. Si narra delle vicende di uno stralunato mascalzone alle prese con due ragazze inconsapevoli di avere un legame speciale fra loro. Sarà proprio il suo intromettersi nella vita delle due a giocare un ruolo importante per far riaffiorare un profondo segreto.

Come avviene nella maggior parte delle favole, fra incomprensioni, risate e momenti di grande emozione, la magia del Natale, insieme alla “irriverenza dell’amore”, riuscirà a bussare alla porta di chi ne ha bisogno regalando un sorriso pronto a scaldare il cuore.

Eccellenti le performances dei tre protagonisti (Laura Adriani - nota attrice teatrale, cinematografica e televisiva - Gabrio Gentilini - strepitoso performer di grandi musical come Dirty Dancing e La Febbre del Sabato Sera - e Francesca Innocenti - giovanissima attrice diplomata alla MTS-Musical The School), i quali, oltre a cantare e ballare in modo superlativo, da interpreti, sono perfettamente in grado di portare avanti un intero spettacolo a tre, dando vita a ritratti psicologici molto convincenti, non senza dettagli sfumature, sottigliezze psicologiche ed introspezione. Anche grazie a loro il pubblico ha avuto la possibilità di calarsi in una storia avvincente in grado di far vivere le grandi emozioni del Natale con un sorriso sincero.

Le musiche hanno avuto un direttore di fama internazionale: Marco Bosco, già direttore di grandi allestimenti quali Mary Poppins - Il musical e Aggiungi un posto a tavola.

Il selezionatissimo coro che ha arricchito la performance è stato diretto dal maestro Bruno Corazza, noto vocalist per importanti programmi televisivi e tour di concerti.

Ottime anche le scenografie, le atmosfere e le luci, a volte più chiare, altre volte più scure, fino ad arrivare al bellissimo finale a sorpresa.

Inoltre, anche per questo spettacolo la produzione del Nuovo Teatro Orione ha avuto come obiettivo fondamentale quello di cimentarsi con un impegno nel sociale. E affinché un momento come quello del Natale possa rappresentare un concreto aiuto per molti sono state scelte due realtà: Pianoterra Onlus e la Compagnia del Mantello, che si occupano rispettivamente di aiutare e sostenere le famiglie più vulnerabili (Pianoterra Onlus) e di creare percorsi di sostegno ai bambini malati e una didattica innovativa per quelli in età scolare (la Compagnia del Mantello). Senza dimenticare il contributo di Piantaparole, libreria indipendente nata a Labaro (RM), non lontano da Prima Porta, nel settembre 2019 con l’obiettivo di diffondere la cultura partendo dai bambini.

Per vivere a pieno l’atmosfera natalizia, a partire dalle ore 16.30 si è svolto un vero e proprio evento ad ingresso libero ideato e creato per le famiglie e per i bambini, con merenda, giochi, musica, animazione e la magica presenza di Babbo Natale.

Uno spettacolo nello spettacolo, una classica - ma nello stesso tempo sempre nuova - magia del Natale, che ha compiuto il suo “miracolo” stringendo delicatamente in un caldo abbraccio il Nuovo Teatro Orione, quasi a volergli dimostrar gratitudine - più che meritatamente - per l’impegno profuso nell’organizzazione di una serata che ha accolto grandi e piccini, permettendo loro di vivere tutti insieme un meraviglioso momento dell’anno.

Iniziative di questo tipo sono molto importanti. Per gli adulti, ma anche e soprattutto per i bambini. Perché, volendo citare il grande Janusz Korczak (1878-1942, pedagogo, medico e scrittore polacco che meriterebbe di essere riscoperto ed approfondito seriamente) nel bellissimo libro Il diritto del bambino al rispetto (Luni Editrice), se è vero il fatto che «un bambino è come uno straniero. Non conosce lingua, non conosce la direzione delle vie, non conosce gli usi e i costumi. A volte preferisce dare un’occhiata in giro da solo.  Se la cosa è difficile, chiede un’indicazione, un consiglio. Gli serve una guida che risponderà gentilmente alle domande», allora una serata come quella vissuta al Nuovo Teatro Orione diventa doppiamente importante, in quanto, con il suo contenuto ed il suo messaggio, rappresenta una “guida” ed un’efficace risposta (sul giusto modo di vivere), prima ancora che arrivi la domanda.

 

Le associazioni

Pianoterra Onlus (Largo di Sant’Alfonso 5, Roma) nasce a Napoli nel 2008 dall’iniziativa di Alessia Bulgari, Flaminia Trapani e Ciro Nesci. Connessi da un desiderio comune di giustizia sociale, si uniscono professionalmente per realizzare progetti a sostegno della persona, con l’obiettivo di aiutare e sostenere le famiglie più vulnerabili.

L’anno seguente (2009), Sostegno all’allattamento/Diritto di poppata è il primo progetto. Comincia la collaborazione con padre Antonio Loffredo - parroco e punto di riferimento del Rione Sanità - sul progetto “La casa di Tonia”.

Nel 2010 viene inaugurata la sede in Piazza San Domenico Maggiore 3. L’anno dopo (2011) comincia la collaborazione con i ragazzi dell’Orchestra Giovanile Sanitansamble. Su tale esperienza, Alessia Bulgari realizza un film documentario.

Nel 2013 comincia la collaborazione con Save the Children Italia Onlus. All’interno della sede di Piazza San Domenico Maggiore viene creato uno “Spazio Mamme” che entra a far parte della rete di presidi territoriali che Save the Children Italia Onlus ha attivato in diverse città d’Italia per donne in gravidanza, mamme e bambini fino ai sei anni. Save the Children Italia Onlus, inoltre, affida a Pianoterra l’attuazione del progetto “Fiocchi in Ospedale” al Cardarelli, nell’ambito di un programma nazionale che prevede, in differenti ospedali italiani, la presenza di un punto d’ascolto e di orientamento per donne che stanno per partorire - o hanno appena partorito - e per le loro famiglie. Nasce la Fondazione Pianoterra a Roma con l’obiettivo di ampliare il campo d’intervento dell’Associazione con un focus particolare sulla promozione culturale come strumento di emancipazione. Pianoterra inaugura una sede anche a Roma.

L’anno seguente (2014) Viene inaugurato il “Punto Luce Sanità”, uno spazio ad alta densità educativa dedicato a bambini e ragazzi fra i sei e i sedici anni, parte di un programma nazionale di Save the Children Italia Onlus per il contrasto alla povertà educativa ed all’emarginazione. Comincia il rapporto di collaborazione con Antropos Onlus nel quartiere Tor Sapienza di Roma

Nel 2015 viene inaugurato il programma “1000 Giorni” ideato in collaborazione con l’Associazione Culturale Pediatri. Il progetto, dedicato a donne in gravidanza, neo-genitori e bambini fino ai tre anni, parte nel maggio di quell’anno a Napoli, presso il Punto Luce Sanità, ed in novembre a Roma, presso la Casetta delle Arti e dei Giochi di Tor Sapienza.

Tre anni dopo (2018) Pianoterra compie un decennio. Nel volume Dieci anni di Pianoterra. Un bilancio, troviamo riflessioni, storie e numeri. Parte il progetto NEST - Nido Educazione Servizi Territorio, un’iniziativa di progettazione partecipata nazionale finalizzata al contrasto alla povertà educativa in quattro grandi città italiane (Roma, Napoli, Bari e Milano). Pianoterra è capofila di un partenariato formato da ventuno differenti soggetti fra enti pubblici e terzo settore. Il progetto è finanziato dal Fondo per il contrasto alla povertà minorile dell’impresa sociale Con i bambini.

Gli interventi dell’Associazione sono rivolti soprattutto alla coppia madre-bambino, in quanto, migliorando le condizioni di partenza di una giovane vita, è possibile prevenire difficoltà di salute e di sviluppo connesse alla povertà ed alla marginalità, evitando che vengano trasmesse di generazione in generazione. Il nome “Pianoterra” indica la prospettiva dell’approccio: uno sguardo ad altezza d’uomo che permette di comprendere le difficoltà quotidiane delle persone più vulnerabili, nonché le loro potenzialità inespresse. L’Associazione stabilisce con le famiglie un «patto di reciproco impegno e responsabilità»: il bene gratuito in risposta a un bisogno urgente - latte formulato, vestiti, accessori per la prima infanzia ed altro - rappresenta l’inizio di un percorso personalizzato di crescita che, grazie al lavoro specialistico di équipe, mira al recupero della fiducia nelle proprie capacità e competenze ed alla riconquista dell’autonomia. In ogni intervento, Pianoterra attiva una rete solidale formata da differenti partner, affinché la comunità sia in grado di prendersi cura delle persone in difficoltà rispondendo ai loro bisogni e valorizzandone le risorse.

Pianoterra Onlus sostiene le famiglie in difficoltà per migliorare il loro presente ed il futuro delle nuove generazioni; lavorando con le madri, tutela anche i bambini, evitando che il disagio sociale e familiare ne pregiudichi il sano sviluppo; stabilisce una relazione di sostegno ed accompagnamento finalizzato al recupero della dignità, della fiducia nelle proprie capacità e risorse: un’opportunità di crescita personale e sociale per sé e la propria famiglia.

 

La Compagnia del Mantello (via Alessandria 154, Roma) è un’organizzazione no profit fondata da quindici professionisti che dedicano il loro tempo libero a chi è più fragile. Attori, insegnanti e psicologi, ispirati dal libro Mago Mantello di Francesco Domenico Giannino, hanno deciso di lavorare insieme per creare percorsi di sostegno ai bambini malati ed una didattica innovativa per i bambini in età scolare.

Fra le iniziative della Compagnia del Mantello, “Mago Mantello”, “#regala una storia”, laboratori di scrittura, laboratori di teatro, laboratori creativi.

 

Mago Mantello

Tutto nasce quando l’autore Francesco Domenico Giannino, formatore ed esperto di comunicazione, comincia ad insegnare ai più̀ piccoli. Nel corso delle sue lezioni prende forma Mago Mantello, personaggio che ha il potere di scoprire e migliorare il mondo in cui vive.  L’autore decide di fondere la sua esperienza di maestro con la sua attività di volontario ospedaliero portando Mago Mantello nelle scuole di tutto il mondo e dove c’è più bisogno di lui: nei reparti di oncologia pediatrica. ll libro viene distribuito gratuitamente negli ospedali italiani grazie ai volontari della Compagnia del Mantello. Le storie del mago vengono interpretate da un team di attori professionisti e, dopo le performances, i bambini partecipano ai laboratori creativi migliorando il loro umore.

 

#regala una storia

Il progetto #regalaunastoria nasce per: creare circolarità fra i bambini in età scolare e fra i bambini ospedalizzati con l’obiettivo di sviluppare la loro intelligenza emotiva ed aumentare il loro benessere; stimolare la produzione creativa di testi ed immagini in studenti di ogni età da poter regalare a chi vive un momento difficile; sensibilizzare al volontariato ed ai comportamenti in favore del sociale.

Il format prevede: l’adozione del testo Mago Mantello a scuola; la creazione di nuovi racconti e disegni relativi alle storie del protagonista; la lettura dei nuovi racconti scritti in ospedale da parte di attori professionisti e la realizzazione di laboratori creativi contestuali; la condivisione dell’esperienza svolta in ospedale su piattaforma Youtube; la fruizione dei video in classe con feedback di chiusura esperienza.

 

Laboratori di scrittura

La Compagnia del Mantello supporta gli scrittori nella creazione di storie per ragazzi che gli attori possono interpretare - a scuola ed in ospedale -, offrendole al giovane pubblico.

 

Laboratori di teatro

Gli attori professionisti della Compagnia del Mantello regalano ai bambini ospedalizzati delle performance esclusive: letture teatralizzate e veri e propri spettacoli. Inoltre si occupano di portare nelle scuole i laboratori teatrali che aiutano gli studenti ad esprimere se stessi fino a creare un magico show. I laboratori rivolti alle aziende mirano al miglioramento delle capacità riguardanti il problem solving, il pensiero narrativo, il team working e le esigenze affiorate in fase di rilevazione dei bisogni. Le attività teatrali vengono sviluppate e portate avanti dalle attrici Eletta Del Castillo, Eleonora Lipuma, Alessia D’Anna e Ilaria Rossi.

 

Laboratori creativi

Gli specialisti della Compagnia del Mantello progettano e realizzano laboratori di disegno, colorazione e manipolazione per potenziare la creatività dei bambini. I laboratori, ideati e monitorati dall’insegnante Maria Ghidelli, vengono realizzati al termine delle performances teatrali creando una forte connessione con lo spettacolo.

 

Nel corso della sua attività, La Compagnia del Mantello ha regalato libri e spettacoli teatrali nelle città di Roma (Ospedale San Camillo, Ospedale Bambin Gesù, Casa famiglia Peter Pan, Policlinico Gemelli, Policlinico Umberto I), Milano (Istituto Nazionale Tumori), Bari (Azienda Ospedaliera Universitaria Consorziale Policlinico di Bari), Catanzaro (Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio), Palermo (Ospedale Civico e Benfratelli), Teheran (Mahak Charity, Behnam Daheshpour Charity Organization).

 

Piantaparole è una piccola libreria indipendente per lettori di tutte le età. Si trova a Labaro - periferia Nord di Roma, non lontano da Prima Porta - in via Frascheri 73.

Nasce dall’amore per i libri e per la natura di tre donne (Giada, Emanuela e Gloria) sognatrici incallite, mamme, amiche, professioniste e molto molto altro. La libreria Piantaparole è anche un luogo in cui stare, trascorrere del tempo, “perdersi” fra i libri e ritrovarsi, osservare e sfogliare senza fretta; un luogo frizzante e divertente, che ambisce a diventare un punto di riferimento per la periferia e per i ragazzi. L’obiettivo è quello di “piantare” parole e valori nelle giovani menti, in modo tale da ottenere fiori e frutti rigogliosi.

Giada, Emanuela e Gloria si sono conosciute grazie ai loro figli ed alle attività a cui hanno partecipato, dal Pedibus Roma LAB alle associazioni di quartiere per la cura del verde. E proprio da qui - dall’attenzione per l’educazione dei loro figli, per l’ambiente e per il prossimo - è nata la loro idea.

«Continua a piantare i tuoi semi, perché non saprai mai quali cresceranno. Forse lo faranno tutti» (Albert Einstein)

«Il progetto è creare un polo culturale di aggregazione in un quartiere dove non esistono questi servizi. Un punto di riferimento per i bambini, ma anche per genitori, nonni e babysitter. Abbiamo voluto creare uno spazio dove si potesse acquistare libri selezionati e di alta qualità, ma anche partecipare a laboratori o organizzare feste di compleanno. Siamo state accolte con molto calore e curiosità. L’età di riferimento va da zero a novantanove anni, perché un bel libro illustrato può essere interessante e piacevole anche per un adulto. Crediamo profondamente che il quartiere avesse bisogno di questo punto di riferimento e speriamo che ci ricambierà con il supporto di cui abbiamo bisogno» (intervista di Giulia Vincenzi per VignaClaraBlog.it).

La libreria Piantaparole ha avviato la sua attività nel settembre 2019. Già il nome racchiude il significato della scelta delle tre donne e del loro obiettivo: così come dal seme si arriva alla pianta - ed affinché sia rigogliosa ha bisogno di dedizione e del giusto clima - per diffondere cultura è fondamentale partire dai bambini. Perché «un bambino che legge diventerà un adulto che pensa».

Un nuovo spazio dedicato all’amore per la lettura come strumento per crescere, sperimentare, e riflettere con libertà e creatività.

 

    

 

 

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Ultima modifica il Sabato, 24/09/2022

Classe 1986, storico del cinema e giornalista pubblicista, appassionato di courtroom dramas, noir, gialli e western da oltre quindici anni, ha lavorato come battitore e segretario di produzione per un documentario su Pier Paolo Pasolini. Dopo un master in Editoria e Giornalismo, ha collaborato con il Saggiatore e con la Dino Audino Editore. Attualmente lavora come redattore freelance, promotore di eventi culturali e collaboratore alle vendite in occasione di presentazioni, incontri, dibattiti e fiere librarie.

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