A fuoco server Aruba, milioni siti fermi
30 Aprile 2011 - La “server farm” di Aruba, ovverro il luogo dove vengono custoditi la metà dei siti italiani, la notte del 29 aprile ha subito un incendio che ha causato il black-out di miilioni di pagine web, negozi on-line, blog, e-magazine (è stato colpito anche agrpress.it), oltre a rendere inutilizzabili altrettanti milioni di account di posta elettronica.
L’incidente non è grave, hanno precisato fonti aziendali, e su Twitter (account aperto per l'occasione) hanno "cinguettato" i vari step che nel giro di 24 ore, hanno riportato tutto alla normalità.
Aruba è il principale provider di servizi internet, ha 1.650.000 domini registrati, 1.250 siti in hosting, 5 milioni di caselle e-mail, 10 mila server e 3000 mq di data center.
Il Codacons sta studiando la possibilità di intentare una class action in favore dei clienti di Aruba che a seguito dell'incendio hanno subito enormi disagi.
Migliaia di cittadini e di aziende sono stati impossibilitati a leggere ed utilizzare la posta elettronica: "Si tratta - ha spiegato il presidente Codacons Carlo Rienzi - di un danno economico enorme, soprattutto per chi lavora con la posta elettronica e per chi gestisce la propria attività attraverso il web."
L'associazione intende avviare quindi un'azione collettiva contro Aruba finalizzata a far ottenere agli utenti coinvolti nel guasto un risarcimento proporzionato al tempo di sospensione del servizio e ai danni economici subiti. A tal fine, chi intende partecipare alla class action può collegarsi al blog del presidente Codacons www.carlorienzi.it e fornire una pre-adesione illustrando i danni subiti.
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Giovanni Currado
Giornalista e fotografo, autore di diversi reportages in Asia e Africa. Responsabile dello studio dell'immenso archivio fotografico Riccardi e curatore della collana "Fotografici" per Armando Editore.