72ma Giornata del Ringraziamento, Terra Viva Cisl: un codice etico contro sfruttamento e illegalità

72ma Giornata del Ringraziamento, Terra Viva Cisl: un codice etico contro sfruttamento e illegalità
Lo scorso 6 novembre si è tenuta a Sessa Aurunca, in provincia di Caserta, la 72ma edizione della Giornata del Ringraziamento, organizzata dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI), quest’anno sul tema “Coltiveranno giardini e ne mangeranno il frutto (Am 9,14). Custodia del creato, legalità, agromafie”.

La Terra, dunque, viene presentata come un giardino espressione della bellezza del “disegno divino”. All’uomo il compito di curare l’immensa ricchezza che il Signore gli ha donato, di custodirla e trasmetterne il valore alle generazioni future.

La manifestazione più semplice e immediata della cura che l’uomo è tenuto a riservare alla terra, la Casa comune di cui egli è solo ospite, è l’agricoltura, l’attività umana che più di ogni altra produce valori importanti, quali la dignità, la creatività, la cooperazione e la condivisione. L’autenticità valoriale dell’attività agricola rappresenta uno dei principali punti del messaggio scritto dai vescovi italiani per la Giornata del Ringraziamento: chi lavora con onestà la terra che gli è stata affidata si rende coltivatore di umanità. Alle aziende agricole l’invito della Chiesa a piantare semi di legalità e giustizia, efficaci mezzi da utilizzare per osteggiare la prepotenza delle mafie.

Proprio su questo principio Claudio Risso, Presidente Nazionale di Terra Viva Cisl, l’associazione affiliata alla Fai Cisl e che rappresenta oltre 30mila liberi produttori agricoli, ha affermato l’importa di “un codice etico. Un vero e proprio impegno di trasparenza, legalità, filiera etica, lavoro dignitoso quello che chiediamo di sottoscrivere ai nostri associati. Ci sembra il messaggio più appropriato per il tema di questa 72^ Giornata del Ringraziamento”.

“Sottoscrivendo il Codice Etico – ha detto Risso - le aziende che intendono aderire a Terra Viva si impegnano, nella propria attività, ad operare sulla base dei principi di integrità, correttezza, onestà e legalità, con un vero patto di responsabilità e fiducia nei confronti dei lavoratori, dei consumatori, della comunità tutta. Un percorso virtuoso, che faccia crescere e sviluppare le aziende agricole coinvolte, tuteli le eccellenze territoriali e le produzioni locali, sappia garantire dignità, inclusione e etica nel lavoro, non tradisca le aspettative del consumatore sulla qualità del prodotto”.

Un’esperienza significativa che ben rappresenta la filosofia di Terra Viva è quella del “Network dei talenti” realtà consortile che gestisce 40 ettari di terreno confiscato alla mafia, in località “Garbinogara” nel Comune di Collesano, in provincia di Palermo, presentata dal Vicepresidente nazionale di Terra Viva Claudio Lo Bello, durante la tavola rotonda di sabato 5 novembre.

“Dopo circa un anno si è concluso l’iter di affidamento dei terreni dove sorgono oltre 20mila piante di ulivo” – ha spiegato Giovanni Lo Nero, referente del ‘Network dei Talenti’ –. “Si tratta di 40 ettari che abbiamo avuto in affidamento dal Comune per i prossimi 15 anni, con l’obiettivo di coltivare, trasformare e commercializzare il prodotto. Stiamo lavorando per realizzare un oleificio aziendale e per creare una linea di trasformazione del legno, con il materiale di scarto degli ulivi”. Sono una decina i lavoratori attualmente impegnati nella raccolta delle olive, prevalentemente residenti nel Comune di Collesano, insieme ad alcuni ragazzi in regime di semilibertà che hanno la possibilità di scontare una pena alternativa: “vogliamo creare lavoro stabile, dare una prospettiva a questi giovani e offrire un’occasione di riscatto e inclusione a chi deve reintegrarsi nella comunità – ha proseguito Lo Nero – crediamo che la vera lotta all’illegalità e alla marginalità passi attraverso scelte coraggiose e lungimiranti ed è per questo che nel nostro percorso sarà importante la presenza e collaborazione degli enti istituzionali, dell’associazionismo e della comunità intera”.