Imprese, punto strategico per il Green Deal Europeo

Imprese, punto strategico per il Green Deal Europeo
La finanza verde cresce a vista d'occhio ed il concetto di sostenibilità è entrato a gamba tesa nel mondo dell'economia e sui mercati: ESG, parte da questo acronimo la rivoluzione dei criteri di valutazione delle imprese, che non vengono più misurate solo sulla loro redditività, ma anche sull’impatto ambientale (E) riguardante l’efficienza energetica, le emissioni di gas serra, la gestione delle risorse idriche e dei rifiuti e la capacità delle imprese di offrire prodotti e servizi in grado di rispondere alle sfide climatiche ed ambientali, come la transizione energetica e le strategie low carbon; il rispetto dei valori sociali (S) legato alle politiche di genere, alla tutela dei diritti umani, agli standard lavorativi e ai rapporti con la comunità civile per promuovere l’impegno ad un’economia sociale e solidale e, infine, gli aspetti di buona gestione (G), che include tematiche come l’indipendenza del consiglio di amministrazione, i diritti degli azionisti, la remunerazione dei dirigenti, le procedure di controllo e il rispetto delle leggi. In Italia, attualmente regolata dal D.Lgs. 254/2016 che è stato adottato in attuazione della Direttiva 2014/95/UE, solo un certo tipo di aziende (soggetti di interesse pubblico, come banche, assicurazioni, società quotate e imprese con più di 500 dipendenti) sono tenute a pubblicare la cosiddetta dichiarazione non finanziaria al fine di “assicurare la comprensione dell’attività di impresa, del suo andamento, dei suoi risultati e dell’impatto dalla stessa prodotta” ed avente ad oggetto “temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani ed alla lotta contro la corruzione attiva e passiva”. Stanno acquisendo un ruolo rilevante all'interno dei mercati obbligazionari globali i green bond (o obbligazioni verdi) e gli altri strumenti di debito incentrati sulla sostenibilità. Nello specifico i green bond sono quei titoli finanziari emessi da privati o pubblici che sono finalizzati a progetti o attività (nuove o esistenti) che hanno impatti ambientali positivi. Insieme alla famiglia dei green bond ci sono i social bond, titoli dedicati allo sviluppo di progetti a forte impatto sociale, e i sustainability bond, un mix di entrambi i fattori per finanziare o rifinanziare vari progetti o attività ecologiche e sociali. Queste due grandi famiglie si stanno poi a loro volta specializzando in numerosi tipi di prodotti: uno di questi è il Sustainibility linked bond, ovvero un titolo il cui rendimento è legato al raggiungimento di determinati obiettivi. Un titolo però è green solo se risponde a ben determinati criteri. E, nonostante le imprese siano sempre più interessate ad allineare i portafogli ai propri obiettivi finanziari ma anche agli obiettivi di sostenibilità riconosciuti a livello internazionale, come quelli stabiliti dall'Accordo di Parigi e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite, attualmente non esiste uno standard globale.