Marevivo consegna a Zingaretti le sue proposte sulla tutela del mare e dell'ambiente

Marevivo consegna a Zingaretti le sue proposte sulla tutela del mare e dell'ambiente Maurizio Riccardi
L’associazione ambientalista Marevivo sabato 3 febbraio 2018,, ha consegnato a Nicola Zingaretti le sue proposte sulla tutela del mare e dell’ambiente come contributo al suo programma elettorale.

GALLERIA FOTOGRAFICA - Marevivo, impegnata da oltre 30 anni nella salvaguardia e nella tutela dell’ambiente marino e delle sue risorse, ritiene che nella prossima legislatura debbano assumere rilievo prioritario le politiche ambientali. Per questa ragione ha consegnato le sue proposte al candidato Presidente alle prossime elezioni della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

Durante l’incontro, presso la sede galleggiante di Marevivo sul Tevere c’è stata grande partecipazione da parte delle associazioni territoriali che operano sul fiume.

Rosalba Giugni, Presidente di Marevivo ha dichiarato: “L’ambiente e il mare dovrebbero essere dei punti cardini in tutti programmi politici. Siamo felici di aver avuto questo incontro con il Presidente Zingaretti e di aver sollecitato l’inserimento di alcune delle nostre proposte, come ad esempio lo sbarramento del fiume Tevere perché l’80% dei rifiuti che raggiungono il mare arriva proprio dai fiumi. Agire alle foci aiuta a risparmiare soldi ai comuni che dovrebbero farsi carico della puliziaI nostri governatori locali devono agire con politiche efficaci perché il mare non può più attendere”.

Nicola Zingaretti ha dichiarato: “Sul Tevere è la qualità delle persone a fare la differenza. Abbiamo archiviato il sistema di manutenzione dei margini del Tevere occasionale che non funzionava ed insieme ad altre associazioni che operano sul Tevere abbiamo iniziato un nuovo sistema ed oggi il rapporto delle manutenzione delle banchine è stato programmato con un bando pubblico europeo che non interviene solo quando c’è il problema, ma che per tre anni prevede che chi lo vinca abbia il dovere di tenere gli argini puliti. Dalla parte dell’isola Tiberina è già iniziata da alcune settimane la pulizia permanente del Tevere. Ovviamente si prevede anche il recupero marino dei rifiuti. Abbiamo candidato il Tevere in un progetto europeo di tutela delle infrastrutture e di pulizia  2 milioni e mezzo sono già stati investiti e altri 30 mila euro saranno destinati ad interventi infrastrutturali di pulizia e manutenzione straordinaria degli argini”

Queste sono le proposte di Marevivo:

1) Il Fiume Tevere: Fondamentale per Marevivo che la Regione Lazio, in sinergia con i competenti Ministeri svolga idonee azioni affinché sia realizzata una politica appropriata e calibrata per i fiumi che costituiscono la più rilevante causa di inquinamento del mare. Vanno previste azioni di riduzione del macroinquinamento (grandi rifiuti) verso il mare attraverso sistemi di recupero alla foce.

2) Isole Minori: Il presidio del territorio marino e la salvaguardia di culture locali, l’implementazione del turismo insulare richiedono adeguate azioni per rafforzare la valorizzazione delle isole Pontine, anche attraverso l’impiego di energie rinnovabili e la messa a punto di apposite azioni di gestione integrata delle isole stesse.

3) Educazione Ambientale: In sinergia con il Ministero dell’Istruzione occorre riproporre nelle scuole primaria e secondaria l’insegnamento dell’educazione civica in una nuova chiave di lettura mirata a promuovere la cittadinanza attiva e la cultura sostenibile.

4) Pesca: Le politiche della pesca vanno riviste anche a livello regionale per ridurre l’eccesso di pesca e assicurare la gestione sostenibile delle risorse marine viventi. Vanno incentivati gli impianti di acquacoltura sostenibile e va razionalizzato il “fermo pesca” che rende effettivo e misurabile oggettivamente l’aumento della biomassa in mare. Occorre reprimere in modo efficace le pratiche illegali e ridefinire gli ambiti della pesca dilettantistica.

5) Energie rinnovabili: Le politiche regionali devono investire sulle energie rinnovabili, in particolare sulle isole minori, sui corsi fluviali regionali e sulle aree collinari vocate alla implementazione delle fonti alternative.

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