“Non c’è mai pace tra gli ulivi” di Antonio Ornano all’Ambra Jovinelli

«Il grande paradosso è che viviamo in un'epoca che ci offre milioni di opportunità di conoscenza eppure siamo schiavi di un algoritmo che sulla base delle pagine che abbiamo visitato ci propone i "contenuti" che ci potrebbero interessare - dichiara l'artista - la tendenza è di essere sempre più rinchiusi nelle nostre convinzioni e quando queste sono basate su ignoranza e pregiudizi lì scatta il corto circuito. Non c'è nulla di più divertente della nostra ipocrisia, e così provo a squarciarla raccontandovi tutte le mie schizofrenie» (Antonio Ornano)
L’ironico stand up comedian ripercorre sul palcoscenico luoghi comuni e cliché della nostra epoca, facendo ridere e sorridere il pubblico che scoprirà un artista che tanto ha da raccontare.
«Siamo tutti concentrati sul nostro ombelico eppure è sempre più difficile inquadrare noi stessi, il nostro aspetto estetico, la nostra emotività, la sottile differenza tra quello che siamo e quello che vorremmo essere. Se è così complesso trovare e accettare la verità proviamo almeno a riscoprire il valore catartico della nostra sincerità. Non c’è nulla di più divertente della nostra ipocrisia, e così provo a squarciarla raccontandovi tutte le mie schizofrenie, che si manifestino a bordo campo durante una partita di calcio di mio figlio o alle prese con il ricordo salvifico di una ballerina conosciuta a vent’anni. Si parla e si scherza su quanto sia faticoso lasciarsi sopraffare dalle nostre passioni e su quanto è difficile far digerire la musica rock alla propria moglie. E si raccontano le mie difficoltà a rapportarmi con il razzismo e il bullismo, come comico, e soprattutto come padre di un bimbo biologico biondo platino e di una bimba di colore adottata in Etiopia. E alla fine, forse per trovare l’”artefice” di tutte queste fragilità così umane e reali, si parla e si ride anche del ricordo di una madre. La mia, come avrete intuito» (Antonio Ornano)
Il tour di Non c’è mai pace tra gli ulivi di Antonio Ornano (regia di Davide Balbi, spettacolo scritto insieme a Carlo Turati, Simone Repetto e Matteo Monforte), che è andato in scena in numerose città italiane (fra cui Firenze, Monza e Milano) facendo registrare il sold out ad ogni data, si concluderà al Teatro Ambra Jovinelli di Roma venerdì 3 e sabato 4 maggio 2019.
Alessandro Poggiani
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