Pac: presentazione domande unica entro il 16 maggio 2022
Il 16 maggio 2022 è il termine ultimo per presentare le domande di aiuto della Politica Agricola Comune, che entrerà in vigore nel 2023 con un bagaglio notevole di novità, per l’anno 2022 ed è il 1 giugno quello per apportare eventuali modifiche alle domande. E’ quanto stabilito dal decreto firmato dal Ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, al fine di assicurare agli agricoltori e alle amministrazioni la possibilità di eseguire per tempo tutte le procedure necessarie, in particolar modo per quanto riguarda le diverse possibilità di modifica delle domande (uniche; di aiuto o di pagamento).
Quest’anno non sono previste proroghe del termine stabilito dai regolamenti UE, perciò è necessario che gli agricoltori definiscano al più presto i piani colturali. Le domande di modifica ai sensi dell’art. 15 del Reg. UE n. 809/2014 potranno essere presentate entro il 31 maggio. Le domande tardive si potranno presentare entro l’11 giugno 2021. Per queste domande verrà applicata una diminuzione del valore del pagamento dell’1% per ogni giorno lavorativo di ritardo.
Per quanto riguarda, invece, le aziende sottoposte a controlli tramite monitoraggio satellitare, i cui risultati sono comunicati tempestivamente ai beneficiari, ci sarà più tempo a disposizione così da permettere loro di modificare e rettificare le domande che evidenziano inadempienze.
Anche quest’anno alle aziende agricole viene concessa un’anticipazione degli aiuti diretti del primo pilastro della PAC. Nel decreto viene stabilito, infatti, che gli organismi pagatori possono concedere un anticipo delle somme dovute agli agricoltori nell’ambito dei regimi di sostegno previsti dalla PAC in regime de minimis, ossia gli aiuti di piccola entità che possono essere concessi alle imprese senza violare le norme sulla concorrenza.
“Il provvedimento – si sottolinea nella nota del Mipaaf – consente di concedere liquidità alle imprese in difficoltà sia per le problematiche finanziarie determinate dal perdurare della pandemia di Covid-19, che per l'aumento dei costi di produzione legato al costo dell'energia e dei fertilizzanti".
Con il Decreto Ministeriale firmato il 25 marzo 2022, invece, viene concesso anche quest'anno alle aziende agricole di ottenere una anticipazione del 70% degli aiuti diretti del Primo Pilastro della Pac su cifre complessive superiori ai 900 euro. Il ministro Patuanelli ha, infatti, disposto che gli organismi pagatori possono concedere un anticipo delle somme dovute agli agricoltori.
Gli interessi applicati sull'anticipazione saranno poi "compensati agli agricoltori mediante una sovvenzione diretta – stando a quanto scritto nell'articolo 1, comma 2 del provvedimento – che costituisce, rispettivamente, aiuto di Stato nell'ambito del regime de minimis di cui al Regolamento (UE) n. 1408/2013 o aiuto di Stato notificato ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera b), del Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea, sulla base della sezione 3.1 della Comunicazione della Commissione Europea 'Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia nell'attuale emergenza del Covid-19'".
Le domande di anticipazione possono essere esibite entro il termine di presentazione delle domande per i pagamenti diretti della PAC.
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