Parole in cammino, Archivio Riccardi al Festival dell’italiano a Siena dal 6 all'8 aprile

Parole in cammino, Archivio Riccardi al Festival dell’italiano a Siena dal 6 all'8 aprile
Dal 6 all’8 aprile 2018 a Siena torna per la sua seconda edizione Parole in cammino, il Festival dell’italiano e delle lingue d’Italia, realizzato dall'Associazione La Parola che non muore e ideato e diretto da Massimo Arcangeli.

Il progetto generale, promosso dall'associazione La parola che non muore e sviluppato con il sostegno del Comune di Siena, della Regione Toscana, dell'Università per Stranieri di Siena e dell'Università degli Studi di Siena, e con la collaborazione della Fondazione Bianca Piccolomini Clementini e delle case editrici Zanichelli e Aracne, è pensato come un itinerario sull'italiano fra passato, presente e futuro, senza trascurare il contributo portato alla storia linguistica, sociale, culturale del nostro paese dalle tante altre “lingue” presenti sul territorio (dialetti, lingue minoritarie, linguaggi giovanili, lingue di contatto, gerghi tecnologici, ecc.), dalle maggiori lingue di cultura (con riferimento alla traduzione letteraria, alle parole “in viaggio”, alle nuove forme di “capitalismo linguistico”, ecc.), dalla comunicazione non verbale (la lingua dei segni, il linguaggio del corpo).

Tre giorni di incontri, un centinaio di ospiti tra accademici, intellettuali, poeti, scrittori, artisti, giornalisti. Tra gli altri: Matteo Renzi, che inaugurerà la giornata di apertura del 6 aprile in un incontro ispirato al volume di Massimo Arcangeli Renziario e dedicato alla comunicazione elettorale al tempo della Rete, Marc Augé, Corrado Augias, Edoardo Boncinelli, Aldo Cazzullo, Marco Franzelli, Carlo Freccero, Vera Gheno, Giulio Giorello, Alessandro Masi, Mario Morcellini, Isabella Schiavone, Mario Tozzi e Giovanni Currado.

Currado, accompagnato da Mario Morcellini, presenterà uno degli ultimi lavori del cantiere Archivio Riccardi: "Italia al voto, quando il web era la strada". Un excursus di immagini, dagli anni '50 a oggi, che mette in evidenza i cambiamenti del linguaggio e del modo di fare campagna elettorale: i comizi oceanici, i manifesti elettorali disegnati, le file ai seggi, i malati portati alle urne in barella, i vip testimonial il “boom democratico” mezzo secolo prima dell’avvento dei social. Ora abbiamo meno piazze e più like, meno comizi e più tweet, decisamente meno manifesti e troppi meme. 

Delle quattro iniziative collaterali alla manifestazione che, nella loro fase finale, approderanno al festival, la prima è indirizzata a coinvolgere le scuole senesi, ma anche tutte le altre scuole toscane disposte a sposarla, e consiste in un’attività di laboratorio: la realizzazione di un progetto sulle parole che sono in grado di cambiare il mondo. Altre due iniziative sono invece contest incentrati su definizioni d'autore e sulla riscrittura della Costituzione italiana in tweet e twylls, interamente o parzialmente in emoji, con il Metodo Twletteratura e la piattaforma Betwyll.

 

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