Persona, lavoro, partecipazione per il futuro del Paese: al via la stagione congressuale della Cisl

Persona, lavoro, partecipazione per il futuro del Paese: al via la stagione congressuale della Cisl
“’Esserci per cambiare’. Persona, lavoro, partecipazione per il futuro del Paese”: si ispira alla celebre frase di Tina Anselmi il titolo che la Cisl ha scelto per il suo XIX Congresso Confederale.

Un lungo ed articolato percorso interno al sindacato, che partirà in questi giorni in tutta Italia con i Congressi di base nei luoghi di lavoro e nelle leghe dei pensionati e che proseguirà nei prossimi mesi in tutte le strutture territoriali, nelle regioni, nelle Federazioni di categoria per poi concludersi con il Congresso nazionale confederale previsto a Roma dal 25 al 28 maggio del prossimo anno.

“Inizia un grande cammino di democrazia associativa, di partecipazione e confronto, di elaborazione e riflessione – dichiara il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra – che coinvolgerà ad ogni livello la nostra organizzazione, e che ci chiamerà ad aggiornare e rafforzare i nostri strumenti per rispondere alle enormi transizioni digitali, ambientali, tecnologiche, energetiche e demografiche in atto. Dinamiche che già stanno cambiando profondamente il volto del lavoro e la composizione sociale nel nostro Paese. Vogliamo rispondere a queste spinte potenzialmente disgreganti con la forza della nostra rappresentanza, allargandola al nuovo lavoro, alle nuove marginalità occupazionali e sociali, esaltando la nostra identità e la nostra strategia della prossimità. Dobbiamo stringere le maglie della solidarietà – prosegue Sbarra –, aprirci ai nuovi bisogni di lavoratori e pensionati, di giovani e donne, anziani, di italiani e migranti, consolidare la rete delle nostre strutture, dei nostri servizi, delle nostre Federazioni secondo un’impostazione non solo rivendicativa, ma pienamente partecipativa. Impostazione con cui vogliamo caratterizzare anche il rapporto con i nostri interlocutori pubblici e privati per costruire insieme nuove opportunità di crescita, sviluppo, coesione e innovazione attraverso riforme condivise e concertate capaci di difendere e promuovere il buon lavoro e di sostenere le fasce più deboli della società”.

Sarà la Fai, la categoria che rappresenta i lavoratori dell’agricoltura, dell’industria alimentare, delle foreste e della pesca, la prima Federazione a svolgere il proprio Congresso territoriale.

Dal prossimo venerdì 12 novembre fino al 14 dicembre tutte e 18 le Federazioni territoriali di categoria convocheranno le assemblee per il rinnovo delle Segreterie e l’elezione di 280 delegati che parteciperanno al Congresso confederale della Cisl interprovinciale del febbraio dell’anno prossimo. Complessivamente, i delegati che parteciperanno alle assise congressuali categoriali saranno circa 280 in rappresentanza dei 92.300 iscritti.

La stagione congressuale si aprirà a Codega di Sant’Urbano, in provincia di Treviso, dove nelle due provincie di Treviso e Belluno si conta 3.825 iscritti nei settori dell’industria e dell’artigianato agroalimentare, ambientale e dell’agricoltura, “settori che hanno retto alla crisi pandemica” – spiega il Segretario della Fai Cisl, Andrea Meneghel – ad eccezione delle aziende che lavoravano principalmente con alberghi, ristoranti, bar e catering e che chiaramente hanno sofferto per le chiusure. Per il resto le imprese, come l’occupazione, hanno tenuto bene e alcune hanno anche lavorato di più durante il clou della pandemia”.

Saranno, appunto, l’andamento del settore, così come le sue criticità, a partire dal fenomeno del caporalato e del lavoro nero, i temi del dibattito congressuale che porterà anche al rinnovo della Segreteria.