Prigionieri al 7° piano debutta al Teatro de’ Servi

Una commedia che tratteggia in modo terribilmente reale dilemmi tragicomici e frustrazioni di una coppia di mezz’età alle prese con investimenti sbagliati e colpi di fortuna inattesi.
Sul palco del Teatro de’ Servi uno spettacolo incentrato su paure e speranze di Pino e Mariuccia, una coppia come molte altre appartenenti a quella che una volta veniva definita “classe media” e che è ora assediata da mille pericoli, primi fra tutti quelli derivanti dalla precarietà sul lavoro e dal cinismo di una società in cui l’alta finanza stritola chi non sia in grado o non voglia adeguarsi alle sue regole. Pino e Mariuccia sono due intellettuali con scarsa dimestichezza con gli investimenti. Non ne azzeccano uno - sia per colpa loro sia delle banche -, ma non se ne preoccupano troppo. Credono di essere protetti e sicuri grazie alla proprietà del loro appartamento, al settimo piano di un grosso edificio di periferia. E qui è il loro sbaglio, perché l’intero palazzo è al centro della speculazione di una società immobiliare che rischia di travolgerli, o meglio li travolgerebbe se il colpo di scena finale non rimettesse tutto a posto.
Il testo di Maria Letizia Compatangelo, una fra le più apprezzate e premiate autrici italiane di teatro, saggista e collaboratrice della RAI, è convincente ed in grado di riflettere con leggerezza su temi delicati e drammatici, che spaziano da quelli più intimi a quelli più generali. Fra questi, in primo piano è l’impoverimento della classe media, un impoverimento non solo economico ma anche morale, in quanto, di fronte alle difficoltà, nasce la drammatica alternativa fra il rimanere onesti o rassegnarsi a partecipare alla disonestà del mondo circostante.
Ottimi anche gli interpreti: Rosario Galli e Gianna Paola Scaffidi portano nel testo la loro calda umanità; Elia Paniccia conferisce spessore al personaggio di Angelo, il giovane e cinico emissario della società immobiliare, il cui nome rappresenta un evidente contrasto con il ruolo di distruttore che gli è stato assegnato.
Prigionieri al 7°piano di Maria Letizia Compatangelo (regia di Donatella Brocco; interpreti: Gianna Paola Scaffidi, Rosario Galli, Elia Paniccia) rimarrà in scena al Teatro de’ Servi fino a domenica 1 aprile 2018.
La stagione 2017/2018 del Teatro de’ Servi proseguirà con Che classe (in scena da martedì 3 a domenica 22 aprile 2018) di Veronica Liberale (regia: Marco Simeoli; interpreti: Veronica Liberali, Fabrizio Catarci, Antonia Di Francesco).
Seguirà Claustrofobia (in scena da martedì 24 aprile a domenica 13 maggio 2018) di Gianni Quinto (regia: Alberto Ferrari, interpreti: Gabriele Carbotti, Fabrizio D’Alessio).
La stagione si chiuderà con la girandola di colpi di scena, fra sospetti, amicizia e innamoramenti, de L’inquilino di Enzo Casertano (regia: Roberto D’Alessandro; interpreti: Enzo Casertano, Massimo Pagano, Maria Chiara Cimini), che sarà in scena da martedì 15 maggio a domenica 3 giugno 2018.
Il Teatro de’ Servi prosegue di slancio lungo la linea delle precedenti stagioni non modificando il “menù” proposto al pubblico, ma rinforzandolo e rinnovandolo grazie a quella volontà di sfuggire alla “gravità” intesa come paura di sorridere che il teatro ha voluto rappresentare con l’immagine del cosmonauta. Un cosmonauta che sa - e vuole - guardare lontano. Deciso ad ogni costo a conoscere, ma anche a divertirsi ed a far divertire.
Alessandro Poggiani
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