“Umanità in movimento”. Al via la nuova stagione del Teatro di Roma

“Per troppo tempo la cultura è stata schiacciata. Roma deve impegnarsi a ridarle un ruolo centrale. E mi impegnerò a far sì che ciò avvenga. Dobbiamo fare in modo che il teatro scenda in strada e raggiunga tutti. Inoltre, dobbiamo portare questo battito vitale anche nelle periferie affinché i nostri teatri riacquistino il centro della vita romana. Collaboreremo al meglio per riportare la cultura alla portata di tutti e alla porta di tutti. Questa è la nostra missione”.
“Umanità in movimento” è il filo rosso che cuce la nuova stagione del Teatro di Roma, con le trame intessute sui palcoscenici del Teatro Argentina e del Teatro India. Un percorso di progetti e visioni, sempre aperto e in divenire, in cui l’arte incontra l’attualità in una narrazione che non si ferma agli avvenimenti, alle superfici, ai luoghi comuni.
Dopo Cantiere Roma, Italia e Teatro. Dunque il fulcro della nuova stagione, è rappresentato da "Umanità in movimento": migrazioni e tragedie, muri che s’innalzano e campi profughi infiniti, ma anche le trasformazioni di questa epoca senza bussola all’interno di ciascuno di noi, come auspicio a nuove forme di Umanesimo. Anche quest’anno vengono suggeriti alcuni percorsi, da seguire o da mescolare fra loro in base a tematiche e sensibilità. L’insieme della nostra proposta forma un viaggio di dieci mesi di continua attività offerta tutti i giorni, a tutte le generazioni di pubblico e con più proposte quotidiane. Dai grandi classici alla drammaturgia contemporanea a novità assolute, puntando su una nuova generazione di registi, autori, interpreti, con particolare attenzione ai temi più sentiti dalla società, alla interdisciplinarietà. Due i palcoscenici: il Teatro Argentina, cuore del dialogo fra classico e contemporaneo, e il Teatro India, “quartiere della creatività” come luogo di irradiazione per tutte le arti.
Ventun produzioni - fra cui otto nuove produzioni, quattro coproduzioni, nove riprese -, trentasei spettacoli ospiti per un totale di cinquantasette titoli: numeri che formano la trama di un intreccio di spettacoli e progetti culturali, ad ulteriore conferma del processo produttivo e di rilancio del Teatro della Capitale come luogo “plurale”, un impegno intrapreso anche per il terzo anno del nuovo corso dal direttore Antonio Calbi e dal presidente Marino Sinibaldi.
Oltre quattrocentotrenta alzate di sipario, novanta proposte complessive, oltre cinquantacinque autori viventi, un modo possibile per perseguire la tradizione del nuovo, una modalità in cui i cardini del progetto produttivo sono la drammaturgia del presente, le regie (sessantadue registi) e l’arte dell’attore (oltre trecento interpreti). E così, fra maestri della scena, artisti dell’età di mezzo e nuovi talenti, il Teatro di Roma afferma la sua pluralità, rinnovando la scommessa con il contemporaneo.
Al Teatro Argentina si alternano l’ultima regia del maestro Luca Ronconi con Lehman Trilogy, e ancora un ultimo successo, quello di Luca De Filippo, con Non ti pago, una fra le più brillanti commedie dell’intero repertorio di Eduardo; Mario Martone con Morte di Danton; Filippo Timi nel capolavoro dello svedese Henrik Ibsen Casa di bambola; Marco Baliani e Lella Costa firmano e interpretano Human; il Faust di Goethe si veste dei codici dell’Opera di Pechino nell’incontro con la regista tedesca Anna Peschke; e ancora Franco Branciaroli con Macbeth; un doppio Bernhard con Minetti, diretto da Roberto Andò, con protagonista Roberto Herlitzka, e con L’apparenza inganna di Lombardi-Tiezzi (al Teatro India), il lungo viaggio omerico di Emma Dante con Odissea a/r; la commedia musicale pop Madame Pink affidata alla regia di Alfredo Arias e il racconto poetico di Nicola Piovani con La musica è pericolosa.
Il Teatro India accoglie quattro fra le compagnie e gli artisti più interessanti del panorama teatrale romano: Lisa Ferlazzo Natoli con Lacasadargilla, Eleonora Danco, e Lucia Calamaro e il duo Timpano/Frosini in un focus con due retrospettive dedicate ai loro spettacoli di repertorio. Seguono la compagnia Scimone-Sframeli, Fanny & Alexander, Fibre Parallele, MusellaMazzarelli, Anagoor, Massimiliano Civica, il Teatro Valdoca, e tra le interpreti femminili, dai percorsi sempre autoriali, Maria Paiato e Anna Bonaiuto.
Ultima modifica il Mercoledì, 05/10/2022
Alessandro Poggiani
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