Valencia, città da scoprire

Valencia, città da scoprire M.Riccardi © AGR
Una meta turistica molto gettonata ultimamente è Valencia, terza città della Spagna per numero di abitanti dopo Madrid e Barcellona, che gode di un clima mite e temperato anche nei mesi più freddi, collegata con voli diretti da ben undici aeroporti italiani, e che vanta una trentina di musei, un bel centro storico, tanta natura e soprattutto la celebre Città delle Arti e delle Scienze, grande e spettacolare complesso architettonico disegnato dal celebre architetto Santiago Calatrava (nativo proprio di Valencia), e che nel 2018 compie 20 anni.

Al suo interno troviamo 5 edifici principali. Il Museo delle Scienza Principe Felipe, in cui si gioca con genomi umani e dinosauri, corrente alternata e gravità, e che fornisce un'interessante panoramica interattiva sulla scienza, la tecnologia e l'ambiente.Il Museo Oceanografico, il più grande acquario d’Europa, con riproduzione degli ambienti marini più disparati presenti sulla terra, in cui si incontrano 500 diverse specie viventi per un totale di 45.000 esemplari, dai pinguini alle gigantesche tartarughe delle Seychelles, tra gli animali più longevi del pianeta, dai trichechi ai beluga, ma anche numerosi uccelli, tra cui fenicotteri e ibis rosso, e che vanta un tunnel sottomarino della lunghezza di 70 metri ed un ristorante in cui si ha l'impressione di mangiare sul fondo dell'oceano.

Poi vi è l’Umbracolo, con la sua lussureggiante vegetazione ricoperta da altissimi archi; l’Emisfero, un planetario che fu il primo edificio ad aprire al pubblico nel 1998 e che ricorda per la sua curiosa forma un enorme occhio aperto; infine il Palazzo delle arti Reina Sofia,un teatro dell'opera d'avanguardia dedicato a spettacoli ed eventi musicali e teatrali. Presente in zona anche il ponte l’Assit d’Or, che collega il Museo delle Scienze all'Acquario, una delle più indovinate e spettacolari opere di Calatrava.

Una breve passeggiata ed eccoci in un altro mondo: il Museo Fallero, che racconta la tradizione delle Fallas, festa dichiarata dall’Unesco Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Dal 1 al 19 marzo Valencia festeggia infatti l’arrivo della primavera trasformandosi in un grande museo all’aperto di arte effimera, con circa 800 monumenti di cartapesta e altri materiali poveri che occupano le principali vie delle città. Il tutto accompagnato da musica, sfilate di cittadini in vestiti tradizionali e spettacoli pirotecnici: uno spettacolo che attira turisti da tutto il mondo.

Un’altra tradizione di Valencia ci porta sulla Via della Seta, poiché alla fine del XVIII secolo la città ospitava ben 5000 telai che lavoravano questa preziosa fibra naturale. Oggi l’attività industriale è praticamente scomparsa ma si può ancora percorrere un interessante itinerario nei luoghi della seta, con al centro la Lonja de la Seda, affascinante edificio gotico che era il punto di ritrovo dei commercianti della seta.

Davanti alla Lonja il colorato e variegato mondo del Mercato Centrale, uno dei più grandi d’Europa, che ospita quasi mille bancarelle dedicate ai sapori e ai prodotti della zona: pesce, frutti di mare, frutta, carne e salumi.

Nel cuore del centro storico ecco la Cattedrale che è stata costruita, come spesso è successo in Spagna, su una moschea, edificata a sua volta nel luogo dove sorgeva un antico tempio romano. In una delle sue cappelle si dice sia custodito il calice che Gesù utilizzò nell’Ultima Cena, il Santo Cáliz che si contende, con altre coppe sparse per il mondo, il titolo di Santo Graal.

Salendo 200 scalini si arriva in cima al Miguelete, la torre-campanile della cattedrale dalla quale si gode un bel panorama della città.

Valencia ospita anche la seconda pinacoteca più grande di Spagna: il Museo delle Belle Arti, un edificio seicentesco in cui, insieme a opere della scuola valenciana, si ammirano dipinti di Goya, Pintoricchio, Van Dyck, Murillo, Velázquez ed El Greco. 

Ma Valencia è anche natura, si affaccia sul mare che abbraccia la città attraverso una bella passeggiata lungo l’enorme lungomare sabbioso, sul quale si affacciano locali alla moda, ristoranti e piccole costruzioni in stile modernista popolare.

E per finire non si può dire di conoscere Valencia senza aver visitato i grandi giardini del Turia, nati nell’antico letto asciutto del fiume omonimo che, dopo l’inondazione del 1958 che causò varie morti, è stato deviato e con un intervento di recupero da manuale trasformato in un grande polmone verde con oltre nove chilometri di giardini da scoprire in bici o a piedi, il più grande guardino urbano di Spagna, che si estende fino al mare Mediterraneo.

Fotonews

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