Vinitaly Special Edition, vino italiano pronto alla ripartenza

Vinitaly Special Edition, vino italiano pronto alla ripartenza
Inaugurata lo scorso sabato 17 ottobre a Veronafiere, alla presenza del ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, Vinitaly Special Edition, l'iniziativa business & professional, in calendario fino a domani, martedì 19 ottobre, in contemporanea anche con Enolitech e Sol&Agrifood.

Si tratta, ha ricordato il presidente di Veronafiere Maurizio Danese, “del terzo evento di quest’anno targato dal brand fieristico, inserito in una road map nazionale e internazionale, che troverà compimento ad aprile prossimo, da domenica 10 a mercoledì 13, con la 54ª edizione di Vinitaly. Un evento business e di natura straordinaria messa in campo per accelerare la crescita del vino tricolore e delle aziende italiane sui mercati obiettivo post emergenza”. Vinitaly, prosegue Danese, “riparte e lo fa con questa significativa anteprima speciale, lo farà a dicembre in Cina con Wine to Asia e soprattutto nel 2022 con un’edizione rinnovata di Vinitaly che è già sold out e nella quale Veronafiere ribadirà al mondo tutta la forza del vino italiano che, anche grazie alla sua fiera di riferimento, ha visto negli ultimi vent’anni un incremento delle vendite all’estero di circa il 150 per cento”.

Nei tre padiglioni di quartiere fieristico saranno presenti 400 aziende e consorzi espositrici tra i più prestigiosi dell'Italia enoica; 200 top buyer esteri selezionati direttamente da Veronafiere e Ice Agenzia provenienti da 35 nazioni (le più strategiche per il vino italiano: dai consolidati Stati Uniti alla Cina, dal Regno Unito al Canada, dai Paesi Balcanici alla Russia fino ad arrivare alla Polonia, al Kazakistan e ai Paesi del Nord Europa per poi concludere con Germania, Francia e Svizzera come delegati europei), oltre a quelli accreditati dalle aziende o a partecipazione diretta, con un programma che prevede 50 degustazioni e 12 convegni.

Il mercato del vino italiano è pronto a ripartire con l’export che ha superato in molti mercati i valori del 2019. Stando, infatti, ai dati presentati nel corso del convegno inaugurale di Vinitaly dall’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor sui primi otto mesi del 2021, si registra una crescita in cinque dei principali mercati di destinazione (Cina +49,2%, Regno Unito +4,3%, Canada +13%, Giappone +1,5%, Russia +13%) su otto presi in esame.

Inoltre, fra gennaio e agosto gli acquisti cumulati di vino italiano negli Usa hanno raggiunto 1,3 miliardi di euro contro 1,1 miliardi di due anni fa; in Svizzera i valori hanno toccato i 267 milioni contro i 225 milioni del 2019, infine, in Corea del Sud la crescita è addirittura del +123 per cento.

Quella vitivinicola è una filiera in espansione sui mercati esteri e si consolida fra le catene più strategiche e competitive in tutto l’agroalimentare italiano, con il sistema del vino che è focalizzato su alcuni grandi mercati target, dove si concentrano gli affari delle più strutturate realtà vitivinicole italiane.

Questa Vinitaly Special Edition, per Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, si colloca “dopo 20 mesi di incubo” e, allo stesso tempo, in un momento d’oro per il vino italiano. “Questa è l’annata del secolo: abbiamo prodotto un po’ di meno, ma una grande qualità”. I numeri dicono che il Veneto è “il quarto esportatore mondiale per un valore che supera i 2,2 miliardi di euro e siamo primi in Italia con 11 milioni di ettolitri. Se nasce qui Vinitaly, non è un caso. Lo dico perché a livello nazionale è ora che si indentifichi definitivamente la vocazione di questa fiera che è diventata il palcoscenico irrinunciabile per i produttori, l’elemento identitario e di promozione del Made in Italy”.

Sulla stessa scia il ministro Stefano Patuanelli: “oggi è un momento di festa, un evento molto importante di confronto tra gli operatori e il governo non può che andare a traino alle attività che si svolgono in questi contesti, in una edizione di Vinitaly che è davvero una Special Edition, organizzata in una città che amo profondamente e in un momento in cui c’è un grande rimbalzo economico e che deve essere trasformato in crescita strutturale – ha specificato il ministro Patuanelli –. Dobbiamo utilizzare i fondi del Pnrr, della Pac e del governo per far sì che questo rimbalzo diventi crescita strutturale. Avremo a disposizione, fino al 2027, 323 milioni di euro per fare promozione sui mercati esteri attraverso l’Ocm Vino, che è stato confermato dalla Politica agricola comune”.

Come tutti gli altri settori, anche quello vitivinicolo sta vivendo una fase di transizione in uscita dalla pandemia, forte della consapevolezza di un comparto che ha saputo reagire alla difficile congiuntura puntando sull’innovazione e sulla qualità. Ora, però, è necessario cambiare la marcia in particolare sul posizionamento dei nostri vini. Dichiara, infatti, Federico Sboarina, sindaco di Verona: “Vinitaly Special edition si inserisce in un contesto di forte ripresa del settore e dell'economia in generale. Per questo è un evento fondamentale che ci porterà verso Vinitaly 2022, in un clima di pieno slancio anche sui mercati internazionali”.